L'ospedale di Malcesine non è in pericolo, lo ha affermato l'assessore

Coletto:"Che la Regione non tocca la riabilitazione a Malcesine l'ha detto una delibera del 21 marzo. Per chi ne sa di più dell'enciclopedia non dovrebbe essere così difficile leggere un atto istituzionale".

L'ospedale di Malcesine non è in pericolo, lo ha affermato l'assessore
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L'ospedale di Malcesine non è in pericolo, lo ha affermato l'assessore. Coletto:"Che la Regione non tocca la riabilitazione a Malcesine l'ha detto una delibera del 21 marzo. Per chi ne sa di più dell'enciclopedia non dovrebbe essere così difficile leggere un atto istituzionale".

Le schede sanitarie sono i fatti concreti

“Se la politica e l’informazione non riescono più a distinguere le parole dai fatti e dagli atti ufficiali siamo messi male. Anche oggi, sul futuro della riabilitazione a Malcesine, è stato profuso un fiume di parole preoccupate, mentre i fatti, cioè le schede sanitarie, garantiscono il contrario. La Regione parla con gli atti, precisamente con delibera ufficiale del 21 marzo 2018, ampiamente comunicata e pubblicizzata, che non modifica la riabilitazione di Malcesine. Malcesine dal futuro non ha nulla da temere, a meno che non si voglia dare dei bugiardi al Consiglio regionale che ha approvato la scheda in questione proposta dalla Giunta, alla Giunta regionale che l’ha poi approvata in via definitiva, all’Assessore alla sanità e al Direttore Generale della Sanità regionale. Ma allora lo si faccia apertamente, senza ipocrisie verbali, e ne trarrò le conseguenze”.

"Superato il limite della decenza"

Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione, Luca Coletto, sottolineando che “i professionisti della preoccupazione, sull’Ospedale di Malcesine hanno superato il limite della decenza” e che “la scheda ufficiale e definitiva sull’organizzazione ospedaliera dell’area non lascia alcun dubbio: non ci sarà nessun intervento diminutivo sull’Ospedale di Malcesine”.

C'è un atto ufficiale

“Non lo dico io – aggiunge Coletto – ma un atto ufficiale che non dovrebbe essere particolarmente difficile da leggere da parte di chi si picca di saperne di sanità più di un’enciclopedia. Oppure – conclude – non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire e miglior cieco di chi non vuol vedere che, in questo caso, si intende leggere una semplice delibera della Giunta regionale”.

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