Luminarie, per l'opposizione uno schiaffo alla povertà

Alcuni esponenti della minoranza hanno criticato la scelta dell'amministrazione comunale

Luminarie, per l'opposizione uno schiaffo alla povertà
Pubblicato:
Aggiornato:

Alcuni esponenti della minoranza hanno criticato la scelta dell'amministrazione comunale

I consiglieri comunali di opposizione, Paolo Martari, Isabella Roveroni, Davide Zago, Matteo Melotti, Gianni Martari, hanno fatto sentire la loro voce a proposito delle luminarie di Villafranca.

«In questi giorni- affermano- sono state installate, nella via principale di Villafranca, imponenti strutture per sorreggere le luminarie natalizie. Gli automobilisti imprecano perché sono stati ridotti gli stalli del parcheggio (anche per i disabili), i residenti si interrogano sulla stabilità di quei pali ed archi ancorati alle loro case. I più sostengono che il tutto è eccessivo e pacchiano e si chiedono quanto il Comune abbia impegnato in questo allestimento».

«Di certo -continuano- sono molto costose: l’esborso per questa iniziativa, collegata a quelle programmate dall’amministrazione per il Natale 2016, ammonta ad oltre 85.000 euro, di cui una parte (15.000 euro) dovrebbe essere corrisposta dai commercianti, a titolo di contributo parziale. Nulla si dice, però del mancato gettito derivante dagli stalli dei parcheggi che non saranno resi disponibili per quasi 60 giorni. Non solo, ma per avere un quadro completo sarebbe utile sapere anche quanti siano i contributi privati che il comune incamererà per sostenere le diverse proposte natalizie».

«Fermo restando che a nostro parere, in vista del Natale, la consuetudine di posizionare luminarie va certamente mantenuta, anche in considerazione delle ricadute positive che gli addobbi possono produrre per i nostri commercianti del centro, tuttavia intendiamo segnalare la nostra ferma contrarietà alla scelta operata quest’anno. Un’amministrazione che impegna una cifra così ingente per un intervento effimero come questo mostra di non avere consapevolezza e sensibilità per le grave difficoltà economica che famiglie ed imprese del nostro territorio stanno attraversando. Noi avremmo operato scelte diverse, mantenendo un impianto delle luminarie decoroso ma destinando una buona parte delle somme impegnate ad incrementare le risorse a disposizione delle emergenze sociali, che purtroppo non mancano. Anzi, crescono».

«Una maggior sobrietà sarebbe stata adeguata al tempo natalizio, che è anche una festa del cuore, ed al momento di crisi che la società italiana e la comunità villafranchese stanno vivendo. Inoltre ci chiediamo se allestimenti così imponenti, sorretti da pali posati sul manto stradale e sostenuti da un sistema di fili metallici ancorati alle case, garantisca sicurezza a passanti, ciclisti e automobilisti. Sono state espletate tutte le procedure per appurare questo aspetto? Lo abbiamo chiesto con un’interrogazione urgente inviata a Sindaco, Dirigente dell’ufficio tecnico e Comandante della Polizia municipale del nostro comune e siamo in attesa di celere risposta. Nel frattempo, non possiamo che osservare a bocca aperta tanta”meraviglia”, chiedendoci se sia rispettoso per i Villafranchesi ritenerli così superficiali da approvare una spesa di tale entità (sostenuta con i loro soldi) per una cosa che si poteva realizzare in modo più contenuto e discreto».

«Le dichiarazioni fatte da autorevoli esponenti dell’amministrazione portano a ritenere che la ratio di questa scelta poggerebbe sul programmato avvento di oltre 100.000 visitatori, da cui trarrebbero linfa le botteghe del centro. Che questo numero venga raggiunto o meno è cosa secondaria, a nostro parere. Si tratta di un parametro sbagliato e fuorviante, che mette in luce, ancora una volta, la scarsa attenzione che i nostri amministratori dedicano al tema, più generale, della cultura, spesso svilita, appunto, a meri numeri. Basti paragonare l’impegno di spesa sostenuto per le luminarie e quello per l’incarico a suo tempo dato alla società che avrebbe dovuto garantire il “grande progetto culturale” della nostra città, non ancora elaborato».

«Senza scendere in facili moralismi -concludono- e banali populismi, ci pare che in questa occasione si sia perso il senso della misura. La palese grandeur che si percepisce attraversando l’imponente galleria bianca che agghinda CVE contrasta pesantemente con le difficoltà dei molti che, purtroppo, vivranno un Natale di sofferenza. E’ a costoro che dobbiamo tutti, come amministratori, prestare maggiore attenzione. Diversamente, nel rispetto delle esigenze anche di chi vive di attività economiche, rischiamo di predicare bene e razzolare male».

 

 

Seguici sui nostri canali