Madonna, Beckham e Kate vestono Mario
Foroni confeziona da 40 anni abiti in maglia per i più grandi stilisti. A marzo 2018 presenterà a villa Necchi, a Milano, la sua prima collezione

Foroni confeziona da 40 anni abiti in maglia per i più grandi stilisti. A marzo 2018 presenterà a villa Necchi, a Milano, la sua prima collezione
I pantaloni tempestati di perline e strass sono quelli indossati da Madonna, ai quali mi avvicino con attenzione e riverenza, il cardigan con cavalli e ferri di cavallo è di David Beckham. Il coprispalle indossato da Kate Middelton dopo aver detto sì al principe William, o un paio di pantaloni indossati da Michael Jackson, sono nati in questa azienda. Se nell’armadio avete un capo in maglia firmato Gucci, Valentino, Dolce e Gabbana, Armani, Jil Sander, solo per citare alcuni brand, sappiate che, chi li ha realizzati è un valeggiano doc: Mario Foroni.
Salgo al primo piano dell’azienda. 7000 capi d'abbigliamento uomo e donna, raccolti in quasi 40 anni di attività, sono un esercito di moda e stile. Mi si presentano fieri, come i soldati di terracotta. «La maglieria ti permette di fare tutto quello che vuoi, ma, la devi conoscere. I cinesi avevano provato a copiare alcuni dei nostri modelli, ma non ci sono riusciti perché non avevano capito come si faceva». Affiora un sorriso sornione e compiaciuto. Mario Foroni è però un gomitolo difficile da dipanare. Autocelebrazioni assenti.
Lavorare da decenni al fianco di brand oltre che famosi costosi, icone della moda, manifesti dello status simbol non lo smuove dal suo dialetto valeggiano: «E’ il prodotto che parla». Ricercatore, osservatore: «La mia scuola è stata all’inizio mia madre, poi la curiosità. Ho imparato guardando chi lavorava, comprese le macchine, imparando come funzionano, modificandole per fare ciò che mi serviva». Le mani dell’azienda coprono la distanza tra la teoria e la pratica. Spesso arrivano disegni che sono solo una vaga idea, cui danno forma, partendo dalla tessitura della pezza sino all’ultimo bottone.
«Innovazione, tecnologia passione, ricerca. Se vuole vado avanti, ma sono e saranno solo e sempre queste le parole che servono». Che effetto le fa sapere che questi pantaloni sono stati indossati da Madonna? «Il ricordo di 8 delle nostre collaboratrici che in due giorni hanno ricamato senza sosta. Per questo lavoro sono servite 300 ore di ago e filo». Marzo 2018, villa Necchi, Milano. Mario Foroni, che divide lavoro e vita con Paola, la moglie, presenterà la prima collezione M To F. Era ora? «Ci abbiamo pensato molto, saranno pezzi unici in tutti i sensi, numerati e mai visti prima».
Tratto per vederli, prometto di non anticipare nulla. Stupendi, multi anima, multi personalità, dalla bellezza multipla. «La collezione è realizzata con filati e pezze raccolte in 40 anni di lavoro, il nostro magazzino». Geniale! esclamo. Foroni: «Anche. Avere tanto magazzino significa tante tasse». «A» come Accademia. A novembre all’ultimo piano dell’azienda, in un open space bianco, colorato da filati e maglie, debutterà un corso per chi vuole formarsi nell’arte della maglieria.
Scendo nel laboratorio e scende anche l’età. Tra i collaboratori tanti under trenta: Sofia, liceo classico e una quasi laurea in Scienze della comunicazione, è entusiasta della manualità che sta imparando, una professionalità che non conosce scorciatoie, provare e riprovare con impegno, investendo molto, moltissimo tempo. Qui nulla è a portata di click nemmeno per i millennial generation. Mi schernisce se gli dico che è famoso. Veloce di pensiero, contrattacca: «Quando troverò un “vu cumprà” che vende i miei capi contraffatti, allora vorrà dire che sono famoso. A Forte dei Marmi ho fatto un’indagine con un venditore da spiaggia... non aveva nulla firmato Mario Foroni».