Mafia a Verona, interdittiva alla Nicofer

In questi due anni salgono ad undici i provvedimenti analoghi adottati dalla prefettura scaligera

Il Prefetto di Verona, Salvatore Mulas, ha adottato un nuovo provvedimento di informazione antimafia interdittiva nei confronti della Nicofer s.r.l., azienda con sede a San Giovanni Lupatoto (Verona), attiva nel settore dell’armamento ferroviario e gestita da un giovane imprenditore 24enne di origini calabresi.

Gli accertamenti svolti dalla Prefettura insieme alle forze di Polizia hanno consentito di verificare che il nucleo familiare originario del titolare della Nicofer s.r.l., anche se da tempo residente a Mantova, ha legami di natura parentale con altre famiglie, sempre di origine calabrese, i cui componenti sono risultati vicini agli ambienti malavitosi riconducibili alle cosche `ndranghentiste di Isola di Capo Rizzuto (Crotone), in particolare con la famiglia Arena. Il legame maggiormente critico, tuttavia, è stato rilevato proprio in provincia di Verona. Il fratello maggiore del titolare, che è sposato con una componente di una famiglia calabrese, da molti anni residente a Verona, dove ha avviato una nutrita serie di attività economiche legate all'edilizia e all'armamento ferroviario. 

Famiglia già nota alle cronache per operazioni della Guardia di Finanza relative a racket di usura, estorsioni e anche un episodio di rapina manoarmata commessi in questo territorio nei confronti di altri imprenditori; episodi nei quali sono stati coinvolti, in veste di complici, anche soggetti di diretta riconducibilità ad ambienti mafiosi. Per questi motivi la Prefettura ha ritenuto sussistere, in capo alla Nicofer s.r.l., il concreto ed attuale rischio di infiltrazione mafiosa, emettendo un decreto di «informazione antimafia interdittiva». In questi due anni salgono ad undici le interdittive antimafia adottate dalla Prefettura di Verona.