Mamma e figlia derubano l'anziana vicina a Verona VIDEO

La signora si era fidata di loro, ma la diabolica coppia ne he approfittato alleggerendola di 10mila euro.

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Mamma e figlia derubano l'anziana vicina a Verona. La signora si era fidata di loro, ma la diabolica coppia ne he approfittato alleggerendola di 10mila euro.

Mamma e figlia derubano l'anziana vicina a Verona

Si era fidata delle persone più prossime, quelle che vivevano al piano sotto. Perché lei, anziana, ogni tanto chiedeva loro dei favori, delle cortesie, come portar fuori il cagnolino, o come tenere in casa loro le chiavi di casa, sia mai che un giorno fosse rimasta chiusa fuori. E loro, mamma e figlia, M.M, 62 anni, e M.F., 27, anziché proteggere quella vicina di casa così indifesa, l'hanno derubata senza alcuna pietà.

"Plafond esaurito"

L'incubo dell'anziana signora, che vive nella zona di Corso Milano, inizia il 12 dicembre 2018, quando si reca nella sua banca per pagare le spese condominiali, pari a 700 euro. Con un po' di imbarazzo l'addetta allo sportello le comunica che non è possibile procedere perché sul conto non ci sono più soldi. L'anziana trasale: come è possibile se avrebbero dovuto esserci circa 10mila euro? Così, allarmata, chiama le due figlie e insieme decidono di andare alla Polizia di Stato di Verona.

32 prelievi mai fatti dalla signora

Dagli estratti conti emergono ben 32 prelievi pari a 10.370 euro effettuati da agosto fino a dicembre. Prelievi che, chiaramente, la signora non poteva aver fatto, anche perché effettuati in orari incompatibili con il suo stile di vita: o al mattino molto presto (5.30) o a tarda sera (22.30).

L'installazione della telecamera

Alla Polizia suggeriscono alla donna di installare in casa, con visuale sulla borsa in cui la donna teneva il portafoglio con il bancomat, una telecamera nascosta. Il 17 dicembre l'aggeggio entra in funzione e inizia a memorizzare immagini.

Colta con le mani nella borsa

Il 19 gennaio, finalmente, la telecamera registra il fattaccio. Prima si vede l'anziana che esce dalla porta di casa insieme alla "cara" vicina, per andare da un'altra signora che vive anche lei al piano sotto. Pochi minuti dopo, però, si vede la porta aprirsi e la vicina entrare, aprire la borsa, prendere il bancomat e uscire in modo spedito, mentre l'ignara anziana era di sotto a chiacchierare amabilmente. Passano pochi minuti e a bordo della loro Fiat 600 rossa la vicina infedele, insieme alla giovane figlia, si recano proprio nella banca della signora e con il bancomat cercano di prelevare un'altra volta. Ma qualcosa, stavolta, non va: il limite di prelievo era stato cautamente abbassato a 100 euro, così mamma e figlia tornano a casa a mani vuote.

"Mi memorizzi il pin del bancomat?"

Ma se le chiavi erano in loro possesso perché l'anziana aveva chiesto loro di custodirle, come è possibile avessero anche il pin del bancomat? Semplice: davanti agli investigatori la donna ricorda che una volta aveva chiesto alla ragazza di memorizzarle sul telefonino, nella rubrica, proprio il pin, in modo da non dimenticarlo e perderlo per sempre. E lei aveva fatto di più, lo aveva memorizzato anche altrove e per altri scopi.

Agli arresti

Grazie alle prove fornite dalla telecamera, nonché all'attività di indagine della Squadra Mobile della Polizia diretta da Roberto Di Benedetto, il pubblico ministero Marco Zenatelli ha chiesto e ottenuto dal gip, Luciano Gorra, la misura cautelare (eseguita ieri dagli agenti) degli arresti domiciliari per mamma e figlia. Le accuse per loro sono indebito utilizzo di carte di credito e furto aggravato.

Il lieto fine

In questa vicenda odiosa, che ha come vittima un'anziana che si era fidata delle persone sbagliate, c'è però un lieto fine: l'autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo dell'intera somma sottratta all'anziana, recuperandola dai conti correnti delle due accusate.

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