Marocchini picchiano e derubano un passante a Verona

Rintracciati hanno aggredito anche i poliziotti. 

Marocchini picchiano e derubano un passante a Verona
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Due marocchini hanno aggredito e derubato un altro marocchino in via XX Settembre. Rintracciati hanno aggredito anche i poliziotti.

Marocchini picchiano e derubano un passante a Verona

Si sono avvicinati ad un passante, lo hanno minacciato, poi picchiato con calci e pugni ed, infine, rapinato; e per questo B.S.S., cittadino marocchino di 23 anni, e O.C., ventiquattrenne originario della Tunisia, sono stati arrestati, martedì pomeriggio, dagli agenti delle Volanti della Questura di Verona per i reati di rapina aggravata e di lesioni personali.

La testimonianza della vittima

I due uomini sono stati intercettati circa 15 minuti dopo l’aggressione, nei giardini di via Bassetti, a poca distanza dal luogo della rapina. A dare l’allarme è stata la vittima, un cittadino marocchino di ventotto anni che, poco prima delle 17.00, ha chiesto aiuto ai p-oliziotti della Centrale Operativa, riferendo di essere stato picchiato e derubato da due extracomunitari. A seguito della denuncia, gli agenti delle Volanti si sono immediatamente diretti nel luogo indicato ed hanno iniziato a raccogliere le dichiarazioni della vittima: quest’ultima raccontava di essere stata avvicinata, pochi minuti prima, mentre imboccava via XX settembre, da due sconosciuti che le chiedevano del denaro. Secondo le testimonianze rese, la parte lesa, dopo aver risposto che non aveva con sé soldi, sarebbe stata aggredita e colpita con calci e pugni dai malfattori che avrebbero tentato di strapparle di dosso il marsupio. La vittima, ferita al volto, dichiarava, inoltre, ai poliziotti, di aver tentato disperatamente di difendersi e di essersi accorta, solo in un secondo momento, quando entrambi gli aggressori si erano già allontanati, di essere stata derubata del proprio telefono cellulare e di una catenina in argento. Grazie alle descrizioni raccolte e ai filmati delle telecamere di un bar della zona, immediatamente visionati dall’equipaggio intervenuto, i poliziotti sono riusciti a ricostruire gli eventi con assoluta chiarezza e ad intercettare, poco distante, i responsabili. Parte della refurtiva è stata ritrovata, nel momento della perquisizione, nelle tasche del ventiquattrenne che, sin dal primo momento, oltre a dimostrarsi insofferente al controllo e piuttosto aggressivo nei confronti degli agenti, ha tentato di divincolarsi e di sottrarsi all’arresto. Lo stesso poi, durante il tragitto verso uffici di Lungadige Galtarossa, ha dato in escandescenze, insultando l’equipaggio, assestando pugni e sbattendo la testa contro la struttura divisoria in plexiglass interna all’auto di servizio.

L'aggressione ai poliziotti

Raggiunta la Questura, l’uomo ha tentato nuovamente la fuga, salvo poi essere bloccato, con fatica, dagli agenti. Durante la colluttazione due poliziotti hanno riportato delle ferite, refertate con 7 giorni di prognosi dai sanitari dell’Ospedale di Borgo Trento. Per questi motivi, O.C. è stato arrestato con l’ulteriore accusa di lesioni finalizzate alla resistenza e false attestazioni o dichiarazioni a Pubblico Ufficiale, contestazione, quest’ultima, scaturita a seguito delle mendaci dichiarazioni rilasciate dallo stesso in merito alla propria identità, accertata solo grazie alle indagini effettuate presso gli Uffici di Polizia.

L'arresto

I due nordafricani, entrambi irregolari sul territorio nazionale, sono stati trasportati, su disposizione del Pubblico Ministero, presso la Casa Circondariale di Montorio in attesa dell’udienza, fissata per la mattinata odierna. Questa mattina il giudice, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto nei confronti B.S.S, già destinatario di un divieto di dimora nella provincia di Verona e nei confronti di O.C., la custodia cautelare in carcere. Alla vittima dell’aggressione, trasportata presso l’Ospedale di Borgo Trento, sono state diagnosticate la frattura del setto nasale e diverse contusioni per le quali lo stesso è stato dimesso con 20 giorni di prognosi. La Questura di Verona ha avviato, nei confronti dei due cittadini stranieri, le pratiche di rito conseguenti all’accertamento della loro presenza irregolare nel Paese.

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