Polizia di Stato

Maxi operazione della Polizia contro scippi, rapine e minacce: emesse 44 misure di prevenzione

Dalle prime ore del mattino di questo martedì 23 luglio 2024, oltre 130 agenti sono in campo in una duplice operazione a Verona e provincia

Pubblicato:
Aggiornato:

 

Dalle prime ore del mattino di questo martedì 23 luglio 2024, oltre 130 operatori della Polizia di Stato sono in campo in una duplice operazione a Verona e provincia per episodi di violenze e minacce in città.

Maxi operazione della Polizia contro scippi, rapine e minacce

L'azione è stata coordinata con due obiettivi principali: il primo era l'esecuzione di diverse misure cautelari e di prevenzione, il secondo era il rintraccio di cittadini stranieri irregolari per procedere alla loro espulsione dal territorio nazionale con il conseguente accompagnamento alla frontiera.

A supporto delle operazioni anche il Servizio Controllo del Territorio ed il Servizio Reparti Speciali con equipaggi UOPI e del reparto prevenzione crimine, unità cinofile, reparto mobile e reparto volo.

Nei confronti degli indagati il Questore ha emesso 44 misure di prevenzione tra avvisi orali e Daspo Willy. 17 indagati sono ancora ricercati e verranno arrestati nelle prossime ore.

 

Le accuse mosse nei confronti delle varie persone coinvolte riguardano fenomeni criminosi quali scippi, rapine, ma anche accoltellamenti, minacce ed altre forme di violenza commesse da agosto 2023 a maggio 2024 che hanno coinvolto, nel corso del tempo, in particolare le aree della stazione di Verona Porta Nuova e di Piazzale XXV Aprile.

 

Un modus operandi consolidato e ripetuto

Un modus operandi consolidato e ripetuto nella stessa zona, caratterizzata da un continuo via vai di persone: un vero e proprio sistema operativo rafforzato dallo stretto legame di solidarietà tra gli indagati, sempre pronti a sostenersi e a spalleggiarsi nei delitti in danno di vittime casuali, spesso avvicinate con una scusa e poi aggredite di spalle da un complice o, nei casi più gravi, allontanate con la forza, minacciate, aggredite e infine rapinate.

Tra gli indagati, anche il 23enne ed il 24enne marocchino, già in carcere dopo il fermo eseguito lo scorso 5 giugno dalla Polizia di Stato.

I due avevano partecipato, insieme ad altri quattro complici alla spedizione punitiva organizzata insieme ai danni di un connazionale che, due settimane prima, aveva tentato invano di salvare un ragazzo di nazionalità somala finito nel canale Camuzzoni.

“Colpevole per aver collaborato con la Polizia”, era stato sorpreso di notte nel sonno, legato mani e piedi, torturato e rapinato.

Il plauso del presidente della regione Veneto Luca Zaia

“Un’attenta attività di indagine, condotta con grande professionalità e capacità di controllo del territorio è alla base del successo che ha coronato la brillante operazione condotta da Squadra mobile e Polfer di Verona e che ha permesso di smantellare una rete criminale, accusata di reati reiterati verso il patrimonio anche con uso di violenza. Un lavoro, coordinato dalla Procura, che si è concluso con 26 ordinanze di carcerazione cautelare e 7 divieti di soggiorno, a conferma che le Forze dell’Ordine sono il presidio della legalità e della sicurezza del cittadino.

Alla Magistratura inquirente e a tutto il personale della Polizia di Stato coinvolto, esprimo i ringraziamenti e le congratulazioni per questa pagina di cronaca che contribuisce alla vita serena dei cittadini in una zona della città e suscita l’ammirazione dei veronesi, dei veneti e di tutte le persone per bene”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto esprime il plauso per la maxi operazione anticrimine svolta a Verona contro una rete di malviventi di origine straniera, con precedenti penali e irregolari sul territorio.

Presidente della regione Veneto Luca Zaia
Seguici sui nostri canali