Mente sulla nazionalità per restare in Veneto
Il 50enne ha fornito le sue generalità durante dei controlli in strada, ma il documento mostrava sul fondo un codice identificativo ben diverso
Un cittadino moldavo è stato beccato con documenti falsi durante un controllo in centro: il 50enne fingeva di provenire dalla Romania per eludere la normativa degli extracomunitari.
50enne beccato con documenti fasulli
Si è finto rumeno un 50enne che, nella giornata di mercoledì 3 gennaio 2024, è stato fermato da una pattuglia di Carabinieri in via Germania, a Verona, per delle verifiche.
Doveva essere un semplice controllo documenti, ma ben presto quell'ispezione si è trasformata in un vero e proprio "identikit".
Qualcosa tra le righe della carta d'identità del 50enne non convinceva i militari: la carta attestava che l'uomo provenisse dalla Romania, ma sul fondo della stampa c'erano una serie di irregolarità.
Fingeva di essere rumeno per eludere le norme di immigrazione
L'uomo è stato, pertanto, accompagnato presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di via Salvo D’Acquisto, dove è stato accertato che si trattava effettivamente di una copia contraffatta.
La cartina di tornasole è stata ottenuta sia grazie alla perizia svolta dal personale specializzato dell’ufficio falsi documentali della Polizia Locale, ma anche grazie alla collaborazione con i centri di cooperazione internazionale.
Il codice identificativo riportato sul documento era associato alla carta di identità di un’altra persona; le generalità indicate non esistono in alcun database rumeno. Il 50enne, infatti, si è scoperto essere originario della Moldavia, e non della Romania.
Proprio grazie a questo documento quasi perfettamente contraffatto, l’indagato eludeva la normativa sulle persone extracomunitarie.
La prova della contraffazione del documento è stata il certificato di attribuzione del codice fiscale, corrispondente alle generalità indicate sul documento e regolarmente rilasciato un paio di mesi fa dall’Agenzia delle Entrate di Verona.
I cittadini dell’Unione Europea, a cui appartiene anche la Romania ma non la Moldavia, hanno diritto a circolare liberamente negli spazi dell’UE e non è necessario ottenere il permesso di soggiorno per permanere nella nostra Italia.
Il moldavo è stato quindi tratto in arresto per possesso di documenti di identificazione falsi e successivamente trasferito alla casa circondariale di Montorio.