Atti persecutori ripetuti

Minacce e molestie continue all'assistente sociale, in carcere 64enne di Erbezzo

Lo scorso 4 agosto scorso si era recato per l’ennesima volta in Comune e, non trovando la donna, ha colpito il vetro della porta d’ingresso del Municipio con un’ascia.

Minacce e molestie continue all'assistente sociale, in carcere 64enne di Erbezzo
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Con condotte reiterate minacciava e molestava un assistente sociale del comune di Erbezzo

In carcere un veronese classe '56, pluripregiudicato

I carabinieri della stazione di Bosco Chiesanuova hanno dato esecuzione, questa mattina, sabato 29 agosto 2020, ad’un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari nei confronti di un uomo, nato e residente ad Erbezzo, per il reato di atti persecutori. Il soggetto, sebbene invalido all’80% per problematiche di alcolemia e fisiche di varia natura, era da tempo noto alle forze dell’ordine per il suo atteggiamento refrattario alla legge e violento: tra le altre cose, era stato difatti solo qualche mese fa destinatario di avviso orale con l’ammonimento di assumere un comportamento conforme alla legge da parte del questore.

Minacce e molestie continue all'assistente sociale, in carcere 64enne di Erbezzo

A nulla sono valsi gli ammonimenti

Ma a nulla è valso il tentativo di redarguirlo: l’uomo, ormai da più di un anno, minacciava e molestava un’assistente sociale del comune di Erbezzo, cagionandole un grave e perdurante stato di ansia e paura, appostandosi nelle immediate vicinanze degli uffici comunali pretendendo di avere un “confronto” con lei (affinché gli fosse corrisposto un importo più consistente di denaro contante). L’uomo, il 4 agosto scorso, si era recato per l’ennesima volta al Comune e, non trovando la donna, ha colpito il vetro della porta d’ingresso del municipio con un’ascia, e ha minacciato nel tempo gli altri impiegati del comune quando la “vittima” delle sue attenzioni era assente o impossibilitata a parlare con lui.

La denuncia

Grazie alla denuncia presentata dalla parte offesa, nonché al lavoro investigativo posto in essere dalla stazione di bosco Chiesanuova, è stato inizialmente emesso un divieto di avvicinamento alla persona offesa, che non è però bastato a fermare le furie dell’uomo. Nel tempo, infatti, si è registrata una sempre maggiore aggressività e frequenza degli episodi minacciosi, con i quali l’indagato ha mostrato una assoluta indifferenza ai plurimi interventi dei Carabinieri e degli arresti in flagranza subiti.  Così questa mattina i militari dell’arma hanno condotto l’uomo presso il carcere di Verona Montorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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