"Mio papà chiamato per il vaccino, ma è morto nel ’91": polemiche sulla campagna vaccinale
La segnalazione ha scatenato subito centinaia di reazioni.
Prosegue il caos all’interno della campagna di vaccinazione.
Polemica sulla campagna vaccinale
La segnalazione più curiosa è arrivata da Mozzecane ieri, martedì 23 marzo 2021, nel veronese a pochi chilometri dal confine con Brescia. Attilio Venturi in un gruppo social del paese ha scritto:
"Oggi mio padre ha ricevuto l’invito per la vaccinazione per il giorno 31 marzo in quanto over 80. Peccato che sia venuto a mancare nel 1991. Provvederò ovviamente a disdire l’appuntamento. Qualcuno ha casi analoghi da segnalare? Mi auguro vivamente sia un caso isolato".
Il post ha scatenato subito centinaia di reazioni fortemente critiche riguardo la gestione dell’emergenza. In Veneto come in Lombardia la situazione non è del tutto sottocontrollo e la fiducia nelle istituzioni è ridotta al lumicino.
Lo sfogo
Diversi i commenti riguardanti al post dove gli utenti hanno scritto:
"Non sei l’unico ad aver ricevuto la lettera per un genitore venuto a mancare. Prova a chiedere i trentanni di pensione arretrata e vedi come si accorgono in fretta che non c’è più".
"Mio padre è mancato per Covid a dicembre, ma mi è arrivata ugualmente la lettera per fare il vaccino a fine febbraio".
"Nel caso come il tuo mi avrebbe dato estremamente fastidio (per non dire altro) ricevere l’invito alla vaccinazione per un genitore morto per covid ma in un qualche modo l’avrei giustificata come un mancato incrocio di database. Il mio cruccio è più che altro relativo ad un eventuale invio massivo di inviti ai nati nella classe 1927 (tanto per citare la classe di mio padre). Il sospetto purtroppo è forte considerato che son passati 30 anni dalla scomparsa di mio papà e trattandosi di persone che avrebbero superato i 90 anni immagino non ne siano rimaste molte. Questo non sarebbe affatto rassicurante sulla gestione di questa fase estremamente delicata".