GIALLO A MONTERICCO

Mistero nella villa dei coniugi Steffenoni, non sono morti insieme: il marito potrebbe aver avuto un infarto

Svelati i primi risultati dell’autopsia sui coniugi trovati mummificati il 15 marzo 2025: la causa della morte della moglie, Maria Teresa Nizzola, 76 anni

Mistero nella villa dei coniugi Steffenoni, non sono morti insieme: il marito potrebbe aver avuto un infarto
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A Verona tre giovani appassionati di esplorazione urbana (urbex) avevano scoperto, il 15 marzo 2025, i corpi mummificati dei coniugi Steffenoni nella loro villa isolata a Montericco. La polizia sta cercando di capire chi, successivamente, ha forzato i sigilli della villa nella notte tra il 18 e il 19 marzo 2025, sfondando il cancello per entrare nella casa.

Le cause della morte dei coniugi Steffenoni a Verona, ipotesi dell'infarto

Proseguono le indagini a Verona sul tragico caso dei coniugi Steffenoni, trovati morti e ormai mummificati nella loro villa di Montericco. L’autopsia eseguita dal dottor Nicola Pigaiani ha chiarito solo in parte la dinamica: Marco Steffenoni, 75 anni, ex dentista in pensione, è deceduto per un infarto, mentre la causa della morte della moglie, Maria Teresa Nizzola, 76 anni, resta ancora sconosciuta.

Ulteriori accertamenti, in particolare gli esami tossicologici, saranno necessari e potrebbero richiedere fino a due mesi per fornire risposte definitive, soprattutto per stabilire le cause del decesso della signora Nizzola e per confermare se l’ipotesi di intossicazione da monossido di carbonio sia fondata.

Nessun segno di violenza sui corpi dei coniugi

Un dato importante emerso dall’autopsia riguarda l'assenza di segni di violenza sui corpi: nessuna ferita da arma da fuoco, né traumi da taglio o fratture ossee. Gli investigatori ipotizzano che Marco Steffenoni possa essere stato il primo a morire, probabilmente nella camera da letto al primo piano. La moglie, rimasta sola e isolata, potrebbe aver deciso di lasciarsi morire, forse ricorrendo a farmaci o esponendosi volontariamente a gas velenosi. La coppia viveva da vent’anni in totale isolamento, tagliando i ponti anche con i parenti.

L'intrusione misteriosa nella villa dei coniugi Steffenoni

La morte, secondo le indagini risalirebbe a ottobre o novembre. Un dettaglio significativo emerge dalle bollette trovate in casa: l'ultima ricevuta pagata risale a ottobre, segno che da allora nessuno si era più occupato delle utenze.

Morte Coniugi Steffenoni bollette
Le bollette mai ritirate

Parallelamente all’indagine sulla morte dei coniugi, resta l'intrusione nella villa. Nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 marzo 2025, appena 48 ore dopo il ritrovamento dei corpi, ignoti hanno sfondato il cancello della villa in strada dei Monti, violando i sigilli apposti dalle autorità. Ad aggravare il mistero, il fatto che l’intruso sia arrivato con una Mini Minor rubata in Toscana, ora sequestrata dalla polizia.

Gli investigatori della Squadra Mobile stanno lavorando per risalire all’identità dell'invasore, ma al momento non risultano certezze su un eventuale furto all’interno della villa.

Urbex e i tre ragazzi esclusi dagli inquirenti

È stato escluso qualsiasi coinvolgimento dei tre giovani esploratori urbani che il 15 marzo scorso hanno scoperto i cadaveri. I ragazzi, appassionati di Urbex, sono entrati nella villa pensando di visitare un edificio abbandonato.

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