«Mucca dance», i bimbi crescono con regole

Elisa Chanaà: «L’era dei videogames e dei computer non li aiuta a essere coordinati e li imprigiona in un isolamento distruttivo»

«Mucca dance», i bimbi crescono con regole
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Elisa Chanaà: «L’era dei videogames e dei computer non li aiuta a essere coordinati e li imprigiona in un isolamento distruttivo»

Esistono delle scorciatoie per raggiungere la felicità, e la danza è una di queste. Elisa Chanaà, direttore tecnico, con Paolo Santin, dello studio «Time to dance» di Castel d’Azzano, ha dimostrato come il ballo possegga un gran numero di requisiti per rendere la vita migliore. E’ uno sport per tutti «Dai tre ai novant’anni – replica Elisa – cosa importante è divertirsi e staccarsi dalle ansietà del mondo di tutti i giorni». Questa disciplina, diventata uno sport a tutto tondo, è da considerarsi contestualmente una potente medicina contro i mali oscuri, come la solitudine e la mancanza di stimoli.

«Il ballo significa benessere fisico e mentale, costruire nuove amicizie, consolidare coppie in crisi attraverso lo sviluppo della fiducia verso il proprio partner che conduce – e l’ex agonista puntualizza – Con la danza si cattura il ritmo della vita, la sua vera essenza; si impara a fare poesia con il proprio corpo, dialogando con esso e imparando a conoscerlo e a rispettarlo. La danza è libertà, dove i confini della convenzionalità si spezzano per fare uscire la gioia che è in noi e che spesso, a causa di eventi della vita, resta latente». Nello studio di Elisa e Paolo sono nati tanti campioni ma anche tanti amori, e di tutto questo, loro vanno fieri come del nuovo progetto «Mucca dance» che la Chanaà descrive: «Un metodo divertente, studiato da pedagogisti e preparatori sportivi del Coni di Roma, e rivolto a bimbi e ragazzi dai 3 anni in su. Un percorso che aiuta a crescere nelle regole, a prepararsi fisicamente per approdare a qualsiasi altro sport; che sviluppa il ritmo, l’equilibrio, l’elasticità, la postura e l’inglese, assieme alla mascotte la mucca Joanna – poi esprime – L’era dei videogames e dei computer, non aiuta i bimbi ad essere coordinati e li imprigiona in un isolamento distruttivo. Per noi insegnare ai ragazzi a vivere una gioiosa e salutare realtà, è una vera e propria missione». Ed è proprio per questo che hanno creato la «Dance sport school» che la direttrice illustra: «Da noi vengono trattate, in modo teorico e pratico, tutte le materie legate alla danza sportiva, come la tecnica dei passi, la preparazione ad una gara; la psicologia sportiva, i traumi, la postura e la dieta. Per quanto concerne l’agonismo, sono rientrati dal Campionato mondiale 2017 «International dance federation» in Ungheria: Nicola

VajenteValentina BaggioDanny Garbin e Manuela Bernardi, classificati 48esimi su 100 coppie. «Per noi – conclude l’insegnante – è un ottimo traguardo. Arrivare a metà classifica, come prima esperienza ai mondiali, per la nostra scuola è un vanto e una grande soddisfazione».

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