Nascondevano la cocaina nella siepe per poi venderla, arrestati fratelli pusher
Trovata la somma di 39.000 euro circa in contanti, in banconote di taglio da 100, 50, 20 e 10 euro, verosimilmente frutto dell’attività illecita.
I movimenti sospetti avevano insospettito Carabinieri.
Arrestati due fratelli
I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Verona, di concerto con i colleghi della Stazione di Verona principale, hanno tratto in arresto due cittadini albanesi, L.R. 29enne e S.R. 22enne, già noti alle forze dell’ordine, entrambi domiciliati nel capoluogo, con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti. Gli investigatori dell’Arma, che già da tempo tenevano d’occhio i due fratelli, decidevano d’intervenire sabato scorso, 4 luglio 2020, dopo aver avuto chiaro il modus operandi ed i movimenti di questi che erano soliti avvicinare i loro clienti nella zona dello Stadio.
Sono stati pedinati
I due giovani venivano pedinati durante il loro tragitto e non appena gli uomini dell’Arma sono stati sicuri che avessero con sé lo stupefacente, procedevano al loro controllo ed alla loro perquisizione che, in prima battuta, consentiva di recuperare circa 160 grammi di cocaina. La successiva verifica nelle abitazioni in loro uso, eseguita anche con l’ausilio dell’unità cinofila della Polizia Locale di Verona, consentiva di rinvenire ulteriori 51 dosi di cocaina, del peso complessivo di circa 49 gr. nonché la somma di 39.000 euro circa in contanti, in banconote di taglio da 100, 50, 20 e 10 euro, verosimilmente frutto dell’attività illecita.
Altra droga nascosta nella siepe
Infine, all’interno di una siepe dove veniva visto spesso armeggiare uno dei due fratelli, il cane consentiva di recuperare un involucro occultato contenente 10 dosi di cocaina, del peso di circa 10 gr., destinata realisticamente allo smercio su strada. Lo stupefacente ed il denaro sono stati sequestrati, unitamente ad altro materiale funzionale al confezionamento, ed i due fratelli tradotti nel carcere di Montorio dove, nei giorni scorsi, si è svolta l’udienza di convalida del GIP che, su richiesta della Procura, ha confermato le custodie cautelari in carcere nonché il sequestro di droga e denaro.