Nichita e la grande famiglia allargata del circo
La moglie del compianto Ruggero Casartelli ci ha raccontato aneddoti e avventure rocambolesche di una vita vissuta dentro il tendone

La moglie del compianto Ruggero Casartelli ci ha raccontato aneddoti e avventure rocambolesche di una vita vissuta dentro il tendone
Siamo stati abituati da sempre a vedere il circo come un insieme di persone e animali che girano il mondo proponendo i propri spettacoli. Ma come si vive e si cresce, ancor meglio, come si viveva tanti anni fa in un circo? Questa domanda è stata posta ad una delle tante mamme e ora nonne del circo, Nichita Caroli, moglie del compianto Ruggero Casartelli. La sua casa è piena di foto di un passato indelebile. In qualsiasi circo si è tutti parte di uno stesso nucleo, una famiglia allargata. Dalla mattina alla sera si vive insieme, si lavora, si mangia e si viaggia, sempre insieme.
Chiedo allora di iniziare a raccontarmi la sua vita e riassumerla in poche righe è un vero peccato. «Eravamo in 5 fratelli. Roman o che ci ha lasciato nel 2013, Oscar, io, Germanina e Stefano. La famiglia del mio bisnonno abitava a Chiaravalle (An). Oltre a possedere qualche peschereccio, qualcuno lavorava presso un macello. Ebbe 4 figli, di cui due rimasero al paese e due se ne andarono per il mondo. Uno era mio bisnonno. Iniziò la sua carriera comprando un Carro di Tespi. Questi carri erano dei teatri ambulanti e percorrevano l’intera penisola e si esibivano solo nei castelli, nei feudi a fine ‘800».
In uno di questi viaggi nacque il nonno di Nichita, che combattè nella Grande Guerra ed ebbe 18 figli con la prima moglie. Rimasto vedovo si risposò in seconde nozze con una una vedova di Mantova che aveva già 2 figli. Una volta sposati ne nacquero altri 2. Tutti e 22 lavoravano nel circo. Carlo Caroli, uno dei 22 fratelli e papà di Nichita, era un cavallerizzo. Intorno agli anni ‘20 a Castelleone, mentre Carlo si stava preparando per uno spettacolo vide uscire dalla filanda del paese una bellissima ragazza. La invitò per un valzer e dopo 6 mesi erano già sposati. La ragazza si chiamava Maddalena Bernocchi ed era una «contrasta», cioè non faceva parte del circo. «Questo fu l’incontro di mia papà e di mia mamma. All’epoca era un onore sposare un circense e quindi non ci furono ostacoli alle nozze».
La storia di Nichita tra gli chapiteau (tendoni ndr.) del circo inizia a tre anni e mezzo. «Ero andata a vedere un film al cinema, mi ricordo che si intitolava “Le due tigri” ed era un film indiano. Ne sono rimasta così affascinata che qualche giorno dopo, in un negozio di Milano che vendeva costumi da teatro, mia mamma mi comprò un vestito da odalisca. Iniziai a ballare e lo feci per moltissimi anni ancora». Durante la Seconda guerra mondiale, il circo si ferma, troppo rischioso viaggiare. Negli anni ‘50 Nichita e sua cugina vanno a vedere il circo Togni a Trieste e rimangono affascinate dal bellissimo ragazzo che si esibisce con il suo entourage suonando il violino. Dopo qualche tempo si ritrovano a lavorare insieme e sboccia l’amore.
Da quel giorno Federico Casartelli, per tutti Ruggero, non lascerà più la sua Nichita. Si sposano nel 1958 e dopo due anni nasce Daniela, seguita poi da Lara. Dopo venti giorni dalla nascita di Daniela, si esibiscono con il loro spettacolo, formando assieme a Luciano Giachi, (cugino di Ruggero e cognato, sposerà Germanina sorella di Nichita) il «Trio Daniels». Lasceranno per otto anni il circo. Il Trio si esibirà per molti mesi in Grecia e poi nei vari teatri e night club di tutta Europa, con molto successo. Continueranno a lavorare per moltissimi anni.
Da qualche anno si erano fermati a Bussolengo, rimanendo sempre nel mondo del circo. A maggio del 2016 Ruggero viene a mancare. Il grande amore che li ha legati in vita, dà ora la forza a Nichita di superare questi momenti, circondata dalle figlie e dai nipoti.