No al bullismo, il flashmob a Verona
Oggi l'evento al termine del convegno della mattinata.

No al bullismo, il flashmob a Verona. Oggi l'evento al termine del convegno della mattinata.
Convegno
Verona dice no al bullismo con un Flashmob in piazza Bra. L’evento si terrà oggi, venerdì 27 luglio, al termine del convegno ‘We say no to bullying’ in programma dalle 9.30 alle 12 in Gran Guardia.
Manifestazione
La manifestazione si colloca nell'ambito delle attività del Camp Internazionale Multiculturale che si sta svolgendo in questi giorni a Peschiera del Garda e che riunisce 32 giovani tra i 15 e i 19 anni provenienti dalla provincia di Verona, dalla Germania e dalla Repubblica Ceca.
#cisonoanchio
Nel corso della mattinata interverranno al convegno la dottoressa Giuliana Guadagnini, psicologa responsabile del Punto Ascolto, il pedagogista Don Giovanni Fasoli, che ricopre anche il ruolo di docente all'università Iusve, e Monica Sommacampagna, giornalista e scrittrice premiata per il suo libro "#cisonoanchio", che affronta il tema del bullismo e delle problematiche adolescenziali.
Flashmob
Al termine dell'incontro è previsto un flashmob attraverso cui Verona, con il coinvolgimento di ragazzi e passanti, potrà dire il suo no al bullismo. ‘We say no to bullying’ si inserisce nel piano degli scambi internazionali socio-culturali promossi dal Comune e che coinvolgono ogni anno giovani veronesi e non, provenienti da diversi paesi europei, allo scopo di rafforzare il contatto e l'aggregazione con culture distanti.
Scambi internazionali, progetto educativo forte
L’appuntamento è promosso dall'Assessorato alle Politiche giovanili in collaborazione con il Centro Turistico Giovanile di Verona e il Punto Ascolto Osservatorio per il disagio scolastico ed il bullismo dell'Ufficio Ambito Territoriale IV. “Gli scambi internazionali giovanili rappresentano un progetto educativo dal forte valore formativo ed interculturale. Attraverso queste occasioni d’incontro – sottolinea l’assessore alle Politiche giovanili Francesca Briani – giovani di nazionalità diverse possono entrare in relazione tra loro, favorendo conoscenze e riflessioni sulle differenti culture e tradizioni”.