Non ce l'ha fatta il 66enne che era stato salvato da un ragazzino grazie al massaggio cardiaco imparato in tv
Giovanni Occhipinti, subito trasportato d'urgenza all'ospedale Borgo Trento di Verona, purtroppo non ha più ripreso conoscenza dopo l'infarto
Lo scorso 18 febbraio il massaggio cardiaco tempestivo praticato da Matteo Ridolfi, ragazzo di 14 anni, aveva consentito a Giovanni Occhipinti, colto improvvisamente da un infarto, di essere rianimato e trasportato in terapia intensiva all'ospedale Borgo Trento di Verona per tutte le cure del caso da parte dei medici. A due settimane di distanza dall'accaduto, tuttavia, è arrivata una spiacevole notizia: il 66enne, purtroppo, non ce l'ha fatta.
(In copertina: la chiesa parrocchiale di Caldiero)
"Sentivo di doverlo fare"
Il giovane è riuscito a rianimare con un massaggio cardiaco il 66enne Giovanni Occhipinti colto improvvisamente da un malore mentre passeggiava per la città con la moglie. Il fatto è avvenuto attorno alle ore 15.08 quando Matteo quel pomeriggio passava in bicicletta e vide l’uomo accasciato a terra, mentre la moglie dava l’allarme ai soccorsi.
Non vi era nessuno nei paraggi a parte lui, così il ragazzo della scuola media di Cologna è intervento senza esitazioni, dimostrando un enorme coraggio. È sceso in fretta dalla sua bicicletta e in chiamata vivavoce con gli operatori del 118 è riuscito a seguire le loro indicazioni fino all’arrivo dell’ambulanza.
Il racconto
Successivamente Giovanni Occhipinti è stato trasportato all’ospedale di Borgo Trento. La prognosi, fin da subito, è rimasta riservata perché il 66enne stava ancora lottando tra la vita e la morte. Purtroppo, a distanza di un paio di settimane, il signor Occhipinti non ce l'ha fatta. Nella terapia intensiva del nosocomio veronese, il 66enne non ha più ripreso conoscenza.
Un epilogo tragico in una vicenda particolarmente toccante nella quale il gesto di Matteo Ridolfi fa onore a un ragazzo così giovane. L’Amministrazione comunale e la prefettura, infatti, hanno deciso di conferirgli un riconoscimento per celebrare con lui il suo coraggio.
Dalle parole di Matteo, stava per raggiungere in bicicletta il campo sportivo dove si era dato appuntamento con gli amici per una partita di calcio. Poi, poco distante dalla destinazione ha notato in lontananza l’uomo disteso a terra, e al suo fianco una donna che chiedeva aiuto.
La situazione era disperata: la moglie è stata colta dal panico, ma Matteo ha saputo mantenere la calma e ha cominciato a comunicare coi soccorsi, i quali gli hanno spiegato passo dopo passo come procedere fino al loro arrivo. Il ragazzo dice di non essersi mai perso d’animo e ha continuato il massaggio ininterrottamente.
Una punizione esemplare
Curioso è il fatto che la sera precedente, costretto a restare a casa perché in punizione, il ragazzo vide la serie televisiva DOC dove si stava eseguendo un massaggio cardiaco e sulla base di quel ricordo, Matteo è riuscito a imitare ciò che aveva visto.
Anche i genitori celebrano il ragazzo per la sua prontezza d’animo, i quali accorsi sul posto, perché avvisati dagli amici di Matteo che non sapevano dove fosse finito, sono rimasti scioccati nel vedere l’ambulanza pensando che fosse capitato qualcosa al figlio. Poi hanno scoperto che in realtà era stato lui a salvare la vita a qualcuno: non credevano che fosse possibile per un ragazzo di 14 anni.
Tra i riconoscimenti anche le parole di Luca Zaia che ha condiviso su Facebook la sua storia. Ora si attende la cerimonia di premiazione organizzata dalla sindaca Giovanna Piubello.