Oggi manifestazione a Verona: tutti di Casapound nel raid contro i tifosi marocchini
Tra i soggetti fermati ci sono pure due minorenni...
Undici maggiorenni, due minorenni. Tutti militanti di Casapound. Questo il "profilo" dei soggetti fermati dalle Forze dell'ordine dopo l'aggressione nei confronti dei tifosi del Marocco, al termine della partita della nazionale nordafricana contro la Spagna terminata, lo ricordiamo, con la vittoria storica del Marocco. Alcuni di loro avevano alle spalle precedenti per reati simili a quello commesso l'altro giorno, altri erano stati raggiunti da Daspo e quindi impossibilitati ad assistere a manifestazioni sportive.
Oggi manifestazione a Verona: tutti di Casapound nel raid contro i tifosi marocchini
Un quadro allarmante, dunque, quello che emerge analizzando li profili dei soggetti fermati, che lasciano intendere quali fossero le intenzioni del raid. Sembra proprio che fosse un agguato premeditato. Una sorta di "caccia" all'uomo. Anche perché il modus operandi sembra pensato fin nei più piccoli dettagli. Infatti, vista l'impossibilità di attaccare frontalmente, il branco si è distribuito tra stradine e vicoli, per colpire singolarmente e poi, eventualmente, sfuggire in modo più efficace dalle Forze dell'ordine.
Ma martedì le cose sono andate diversamente. E sono scattate le manette. Carabinieri e Polizia li hanno beccati subito: non è servito l'ingenuo tentativo di nascondere la propria identità usando felpe e cappucci. Gli aggressori sono stati individuati dal momento in cui sono arrivati nei pressi della zona usata per i festeggiamenti. Il resto l'hanno fatto le telecamere di sorveglianza. E visto che non sono riusciti ad avvicinarsi alla Gran Guardia, hanno messo in atto il piano B, la caccia solitaria, con le catene, le spranghe e tutto il resto.
Si sono sparpagliati e sono riusciti ad arrivare in via Battisti. Lì hanno colpito alcune auto di tifosi marocchini, ferendo una donna. Il tempo di centrare la testa di un'altra donna e poi hanno tentato la fuga. Tentato, sì, perché come detto, si sono fatti prendere tutti. 13 i fermati, quando ancora tra le mani avevano le mazze e le catene. Fermo, trasferimento in Questura, identificazioni. Zero sorprese per la Digos, i 13 erano quasi tutti volti noti.
Ora dovrà essere la Procura a decidere l'ipotesi di reato che spaziano dalla violenza al danneggiamento. Ma potrebbe pure esserci l'applicazione della Legge Mancino, ipotizzando uno sfondo "razziale" alle spalle del raid... Oggi, venerdì 9 dicembre 2022, Verona si dà appuntamento in piazza Bra per una manifestazione di solidarietà nei confronti della comunità marocchina, dalle 15 alle 18.