Oltre 5mila persone per dire no alla riduzione del Parco Naturale della Lessinia

Oltre 5mila persone per dire no alla riduzione del Parco Naturale della Lessinia
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Oltre 5mila persone per dire no alla riduzione del Parco Naturale della Lessinia.

Oltre 5mila persone per dire no alla riduzione del Parco

Camminare per dire "no" alla riduzione di oltre 1.700 ettari di area protetta del Parco Naturale Regionale della Lessinia. È ciò che si è svolto ieri, domenica 26 gennaio 2020 su suggerimento dei promotori della lettera firmata ad oggi da 123 associazioni contro la riduzione del Parco della Lessinia fanno alla cittadinanza. Un corteo che ha preso il via alle 10 da Conca dei Pàrpari nel Comune di Roveré Veronese per arrivare, dopo due ore di percorso a piedi su strade comunali tra le malghe, a San Giorgio di Bosco Chiesanuova.

Un cammino per esprimere opposizione

Un cammino per esprimere l’opposizione alla proposta di legge n. 451 presentata dai consiglieri regionali Stefano Valdegamberi, Alessandro Montagnoli ed Enrico Corsi che prevede la riduzione del 17% dell’area del Parco che la Regione Veneto ha istituito nel 1990. Un taglio ancora più doloroso se si considera che il 30 gennaio il Parco Naturale Regionale della Lessinia, che si estende per 10.201 ettari nelle province di Verona e di Vicenza, compirà trent’anni.

Numerosi gli appelli

Porta infatti quella data la legge istitutiva che la Seconda Commissione ha già deliberato di modificare nella seduta del 16 gennaio scorso, togliendo dal Parco un’ampia porzione di territorio di malghe e di contrade dell’alta Lessinia e i tre vaj: preziosi ambienti per la conservazione della flora e della fauna, corridoi ecologici verso la pianura, polmoni boschivi della Lessinia e delle colline veronesi. Una proposta che ha scatenato un’ondata di condivisioni e di appelli per non ridurre il Parco e che ha coinvolto 123 associazioni, che a loro volta rappresentano circa 400.000 associati, tra cui 23 associazioni della Lessinia, 63 di Verona e provincia, e altre 37 tra cui il CAI Veneto, la Federazione Speleologica Veneta, la SAT Centrale, Mountain Wilderness, fino al CAI Italia - Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano e la Società Speleologica Italiana.

Cosa prevede la proposta

La proposta di legge prevede il taglio dell’area protetta (in rosso nella mappa allegata) nel territorio di 18 malghe: Malga Fanta, Malga Preta di Sopra e Malga Pealda Bassa nel comune di Sant’Anna d’Alfaedo, Malga Spazzacamina nel comune di Erbezzo, delle malghe Crenzi, Vigna, Baston, Brol, Broletto, Moscarda, Saibe, Belfiore di Qua, Belfiore di Sotto, Bosco, Osteria degli Spiazzoi, Bagorno nel comune di Bosco Chiesanuova, Malga Pigarolo nel comune di Roveré Veronese e Malga Lobbia nel comune di Selva di Progno. Il taglio dell’area protetta interesserà anche il territorio delle contrade Rollo, Zamberlini, Tinazzo, Tracchi e Squaranton e di San Giorgio nel comune di Bosco Chiesanuova e del Monte Spilecco nel comune di Vestenanova. Inoltre la proposta di legge se approvata toglierà dal Parco della Lessinia i vaj: Vajo dei Falconi, a sud di località La Fontanella nei comuni di Sant’Anna d’Alfaedo ed Erbezzo, il Vajo dell’Anguilla, a sud del Ponte dell'Anguillara nei comuni di Erbezzo e Bosco Chiesanuova e il Vajo di Squaranto, a sud di Malga Bosco nei comuni di Bosco Chiesanuova e Roveré Veronese.

I promotori della Camminata per il Parco della Lessinia hanno invitato ad attrezzarsi con abbigliamento e scarpe da montagna adatte anche in caso di terreno coperto da neve, a non utilizzare oggetti monouso di plastica o di altro materiale non biodegradabile, a riportare con sé eventuali rifiuti, a non esporre bandiere politiche e associative. Numerose le foto che sono state proposte su Facebook di cui vi proponiamo una gallery.

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