A distanza di poche ore dalla tragedia di Castel d’Azzano, in cui tre carabinieri hanno perso la vita nell’esplosione del casolare, in provincia di Rovigo è scoppiata una polemica che ha avuto come protagonista Enrico Mantoan, considerato il presunto Fleximan, nome dato a quella figura ignota che per primo ha tranciato autovelox nel Rodigino, dando poi inizio a un fenomeno di portata nazionale, con imitatori in tutta la Penisola.
“Onore ai fratelli Ramponi”
Il caso che vede al centro Mantoan questa volta non riguarda Fleximan. Il 43enne, residente nel rodigino, ma originario della bassa padovana, nel pomeriggio di martedì 14 ottobre 2025 ha infatti pubblicato sul suo profilo Facebook un post con scritto “Onore ai fratelli Ramponi“, successivamente cancellato.
Nell’immagine veniva mostrato il casolare esploso a Castel d’Azzano, fatto saltare in aria nella notte dai fratelli Maria Luisa, Dino e Franco Ramponi per evitare l’operazione di sgombero da parte della polizia giudiziaria. Nella circostanza, purtroppo, hanno perso la vita i Carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, mentre 25 in tutto sono stati i feriti.
Il post di Mantoan, in solidarietà coi fratelli Ramponi, ha ricevuto fin da subito molti commenti, alcuni indignati, mentre altri in linea con la posizione del 43enne.
“Enrico, ma è giusto quello che hai scritto? O ti sei sbagliato?” ha scritto qualcuno.
“Quando che riva el Stato xe sempre na tragedia” ha riferito qualcun altro in dialetto.
“Una tragedia che poteva essere evitata”
Successivamente, Mantoan ha pubblicato sia un video, sia un secondo post nel quale ha voluto specificare le sue parole.
“Bum! È scoppiato l’inferno, insomma, in quel di Verona – afferma Mantoan nel filmato – A quanto pare si tralascia il fatto che la casa fosse di proprietà, che tre contadini siano stati messi sullo stesso piano di un abusivo occupante. Non viene evidenziato che il giudice o l’ufficiale giudiziario che ha firmato il mandato non fosse presente – l’unico che forse doveva esserci…
E soprattutto che le forze speciali, preavvisate dagli stessi occupanti, si siano fatte praticamente fottere – ha aggiunto – Non sta a noi indagare su chi potesse avere interesse per quella casa e i relativi terreni. Fatto sta che decine e decine di uomini altamente preparati… beh, evidentemente non lo erano così tanto. Capita. Capita, purtroppo. Dispiace, dispiace. Ma uomo avvisato…”.
Nel post seguente, invece, Mantoan chiarisce:
“Cercare di comprendere le ragioni che portano, una parte, alla disperazione più totale non significa godere della sorte avversa dell’altra. Quindi, per evitare fraintendimenti, cerco di essere più chiaro. ERA UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA. Qualcuno deve assumersi la responsabilità per quelle vittime e quei i feriti. Lascia sgomenti il fatto che nonostante le avvisaglie ci fossero tutte per rendersi conto della delicatezza dell’intervento, la situazione sia stata del tutto sottovalutata e che oggi si faccia il conto di vittime e feriti.
E’ inconcepibile che siano stati sottovalutati i rischi in una operazione che già si preannunciava pericolosissima. Oggi si piangono tre uomini dello stato. Son lacrime da coccodrillo quelle di certa politica che oggi vorrebbe onorarli ricordandone il sacrificio e la memoria. Un intervento di sgombero, dove era previsto un dispiegamento cosi importante di personale e di mezzi e una macchina dei soccorsi già attiva, non può avere questo epilogo. A maggior ragione visto quanto era successo già lo scorso anno. Qualcosa non ha funzionato. Non si sa per inesperienza o errori nella catena di comando, ma la tragedia si poteva e doveva evitare. E’ un momento di dolore per le famiglie di quelle giovani vite. Ma una risposta deve arrivare“.
La posizione di Enrico Mantoan, come anticipato, è al vaglio degli accertamenti degli inquirenti per quanto riguarda il fenomeno Fleximan: per la Procura di Rovigo è al momento l’unico indagato in ipotesi accusatoria di danneggiamento aggravato per aver reciso con strumento da taglio alcuni autovelox su strade statali, regionali e provinciali in provincia.
Al presunto Fleximan rodigino sarebbero contestati altri due casi di velox tranciati, dopo che inizialmente gli inquirenti gliene avevano addossati cinque avvenuti nel 2023. Si tratta di due episodi che si sono verificati tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.