Ormai siamo al punto che i rider in bici "viaggiano" in tangenziale
Sembrerà una follia, un fotomontaggio. Ma è la realtà... Ci chiediamo se non esista un modo per arginare questi episodi ormai in aumento
24 ore dopo una notizia tragica, la morte di una persona travolta da un'auto proprio mentre stava camminando in tangenziale ed ecco che ci arriva un'immagine. Una foto, una "semplice" ma controversa foto. Che ritrae un uomo, un rider in bicicletta, immortalato mentre "viaggia" lungo la trafficata arteria stradale. Incredibile...
Ormai siamo al punto che i rider in bici "viaggiano" in tangenziale
Ne abbiamo viste di ogni, diciamolo pure senza timori di smentita. Persone con i pattini, con i monopattini elettrici, a piedi. E abbiamo raccontato, purtroppo, ormai troppe volte, tragedie. Incidenti con esiti mortali, oppure drammatici con gravissime conseguenze per i soggetti coinvolti. Stiamo parlando dell'uso scriteriato delle arterie stradali. Strade cittadine, certo, ma non solo: provinciali, statali, tangenziali e pure autostrade. Nastri d'asfalto fatti a posta per essere percorsi da automobili o da mezzi a motore, non di certo per farci una passeggiata.
E invece siamo qui. Alla follia. Con un margine di appena 24 ore da una tragedia che si è consumata proprio in tangenziale Sud a Verona, con una persona che è stata travolta e uccisa mentre si trovava a piedi, ecco che un lettore invia una foto su Facebook. Si tratta di Giorgio Vranceanu. La foto è molto semplice, evocativa, non necessita poi di molte parole: si vede distintamente un rider, ripreso dall'abitacolo di una vettura, che percorre la tangenziale all'altezza dello svincolo Alpo, Zai-fiera e Santa Lucia.
Insomma qui le parole non servono tanto per descrivere lo scatto fotografico. Qui il discorso si pone su altre questioni: come la sicurezza. Sicurezza per il "protagonista", evidentemente, che rischia di essere letteralmente spazzato via se colpito da un veicolo ad alta velocità. E poi per gli altri utenti della strada. Come si fa a non valutare la pericolosità di tale gesto? Come, infine, se ne esce? Sì, perché altri lettori ci segnalano il costante aumento di fenomeni di questo tipo. E allora ci rivolgiamo (in)direttamente alle autorità chiedendo un intervento.