Orrore pedofilo: abusava del fratellino e mandava i video ad un 40enne

Una vicenda venuta alla luce dalla denuncia di una mamma veronese

Orrore pedofilo: abusava del fratellino e mandava i video ad un 40enne
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Una vicenda venuta alla luce dalla denuncia di una mamma veronese

Nei giorni scorsi la Polizia inglese ha dato esecuzione ad un mandato di arresto europeo a carico di un 16enne lombardo ora residente in Gran Bretagna il quale, per oltre quattro mesi, ha abusato sessualmente del fratellino, di 10 anni più piccolo, mosso dall’intento di produrre materiale pedopornografico da inviare tramite Whatsapp ad un’amica virtuale conosciuta su Facebook.

L’intera vicenda è stata originata dall’analisi dei dispositivi sequestrati in precedenza ad un quarantenne residente a Como, single e disoccupato, che viveva da solo nella periferia della provincia comasca, arrestato nei mesi scorsi dalla Polizia Postale di Verona e di Como per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico. All'origine della vicenda la denuncia di una mamma veronese che si era rivolta alla Questura perché l'uomo avrebbe cercato di adescare la figlia sui social.

Il soggetto utilizzava un profilo Facebook con un nome femminile e la foto di una ragazza 17enne per intraprendere amicizie virtuali con minori, prevalentemente di sesso maschile, al fine di instaurare una sorta di intima complicità volta a ricevere materiale pedopornografico autoprodotto dalle sue vittime.

Tra le numerose conversazioni Whatsapp passate al setaccio, l’attenzione degli operatori si è concentrata sul minorenne lombardo il quale, preso da questa relazione amorosa virtuale, non si era limitato solo a produrre foto di se stesso in atteggiamenti sessualmente espliciti ma, dopo qualche resistenza iniziale, aveva ceduto alle pressanti insistenze della falsa interlocutrice volte a coinvolgere negli atti sessuali anche il proprio fratellino.

Il pericolo per l’integrità psicofisica del piccolino e la necessità di interrompere gli abusi hanno condotto gli investigatori della sezione di Verona, autori dell'inchiesta iniziale, a richiedere ed ottenere dall’Autorità giudiziaria l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del sedicenne che, nel frattempo, si era trasferito in Inghilterra insieme alla famiglia.

Nei giorni scorsi, la Polizia inglese, grazie all’attivazione dei canali di cooperazione internazionale ed al coordinamento operato dal Servizio Polizia Postale, ha dato esecuzione al mandato di arresto europeo richiesto dalla Procura dei minori a carico del sedicenne.

L’adolescente dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale su minore, atti sessuali con minore e divulgazione di materiale pedopornografico, aggravati dall’abuso di relazioni domestiche.

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