Ospedale di comunità inaugurato da Zaia a Bovolone

Ospedale di comunità inaugurato da Zaia a Bovolone
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Ospedale di comunità inaugurato da Zaia a Bovolone.

Ospedale di comunità l'inaugurazione

Si è svolta oggi, venerdì 1 febbraio, l'inaugurazione dell'ospedale di comunità a Bovolone. L'evento, che era molto atteso in paese, ha visto la partecipazione di numerosi sindaci della Provincia di Verona e anche Luca Zaia, il Presidente della Regione del Veneto. E' stato un vero momento di festa ma anche di innovazione per il paese che pra potrà donare un servizo in più.

Sostegno per i malati

L'ospedale di comunità è una struttura intermedia tra l’assistenza domiciliare e quella dell’ospedale. Ora Bovolone ha un ponte tra i servizi territoriali e l’ospedale, che sono interamente dedicati a tutte quelle persone che non hanno necessità di essere ricoverate all'interno dei reparti specialistici ma, necessitano di un’assistenza sanitaria che non potrebbero ricevere normalmente nel loro domicilio.

Il taglio del nastro

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A fare gli onori di casa era presente il sindaco Emilietto Mirandola che ha affermato: "A nome di tutta l'Amministrazione grazie al Presidente e alla Regione Veneto. Avere qui anche il vescovo per noi è importante per far vedere il legame tra la dottrina e l'Amministrazione comunale. Volevo ringraziare tutti coloro che hanno dato la possibilità di essere qui per questo obiettivo raggiunto. L'ospedale di comunità non è solo di Bovolone, è il riferimento di un territorio, noi ci abbiamo creduto e abbiamo supportato anche finanziariamente questo progetto, è stata una buona scelta perché della sanità c'è sempre bisogno". Zaia ha inoltre aggiunto: "Grazie ai sindaci presenti che sono il pilastro del territorio. Stiamo parlando di 24 posti per non acuti, stiamo parlando di una sanità del Veneto che è al primo posto a livello nazionale per la qualità dei servizi. Abbiamo in totale 68 ospedali, 80 milioni di prestazioni sanitarie e la volontà di fare il bene dei cittadini". Prima del taglio del nastro, non è mancata la benedizione del monsignor Giuseppe Zenti.

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