Padre si tuffa per salvare il figlio e non riemerge: ritrovato il corpo di Aran Chada
Quando il figlio si era tuffato il padre, vedendolo in difficoltà, si era prontamente tuffato per metterlo in salvo.
Tragedia (l'ennesima) nelle acque del Garda, un padre si tuffa per salvare il figlio e non riemerge, la vittima è Aran Chada.
Padre si tuffa per salvare il figlio e non riemerge
L'uomo, 51 anni (avrebbe compiuto i 52 martedì 26 luglio 2022),ieri (venerdì 22 luglio 2022) si trovava con la famiglia (la moglie di 39 anni, una bambina di 5 e il ragazzino di 14) a bordo di un mostoscafo a Limone del Garda, preso a noleggio quando il 14enne si è tuffato e il padre, vedendolo in difficoltà, si è prontamente tuffato per metterlo in salvo. L'uomo è riuscito nell'intento, anche il figlio ha fatto la stessa cosa vedendo poi il padre in difficoltà ma, questa volta purtroppo senza successo.
Le ricerche
L'uomo non è infatti più riemerso, è annegato in un punto in cui la profondità del lago supera i 150 metri di profondità. Le ricerche si sono protratte fino a sera senza alcun esito positivo nonostante l'utilizzo del Rov (il potente robot in grado di scandagliare i fondali dedicato a Greta e Umberto).
Ritrovato il corpo
É stato ritrovato dai Volontari del Garda il corpo del turista inglese privo di vita su un fondale di 316 mt ad una distanza di 800 mt dalla costa del Comune di Limone più o meno nella zona in cui era stato visto inabissarsi il 22 luglio.
Le ricerche coordinate dalla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda erano subito iniziate dopo l’allarme lanciato dalla moglie al 112, mediante l’impiego di unità navali della Guardia Costiera, dei Vigli del Fuoco, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, nonché con i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, della Guardia Costiera, e dei Volontari del Garda muniti di strumentazione di ricerca di profondità con ROV e SONAR, che si sono alternati e hanno cooperato in questi giorni alle ricerche di profondità. Dal 22 luglio scorso le ricerche si erano interrotte solo per pochi giorni, allorquando le condizioni meteo lacuali non consentivano l’utilizzo delle predette strumentazioni di profondità.
Fondamentale l'intervento dei Volontari del Garda
I Volontari del Garda, grazie alla professionalità dimostrata in questo contesto e alle apparecchiature e strumentazioni di profondità ROV e SONAR in loro dotazione, sono riusciti nel pomeriggio di ieri martedì 16 agosto 2022 a individuare il corpo di Aran Chada. Il rinvenimento del cadavere è avvenuto all’interno dell’area di ricerca stabilita dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò che ha coordinato in tutti questi giorni uomini e mezzi impiegati nella ricerca. Sul posto al momento del rinvenimento è stata inviata la motovedetta CP 605 il cui equipaggio ha collaborato con in Volontari del Garda al recupero della salma
Il riconoscimento da parte dei familiari
Informato il Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Brescia, è stata autorizzata la liberazione della salma e di conseguenza informati i familiari del Chada, attualmente in Inghilterra, per consentire il riconoscimento del proprio congiunto che avverrà presumibilmente nei prossimi giorni presso il nosocomio di Brescia.