Era il 24 febbraio 2025 quando Thomas Gobbi, 34 anni, perse la vita a Villa Bartolomea in un drammatico incidente sul lavoro. Thomas era un giovane autotrasportatore che aveva da poco fondato la Gobbi Agritrasporti, e quel giorno di fine febbraio stava controllando un guasto al camion quando la cabina, improvvisamente, si richiuse su di lui.
La sua morte sconvolse la comunità di Masi, dove viveva con la compagna Nicole, e quella di Merlara, suo paese d’origine. Ai funerali, centinaia di persone e un corteo di camion lo avevano salutato con le trombe spiegate.
La nascita di Thomas Buio
Il 12 settembre 2025, all’ospedale di Rovigo, Nicole ha dato alla luce il loro primo figlio. Un maschietto di quattro chili, biondo come il padre, che porta un nome carico di significato: Thomas Buio Gobbi.
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La scelta non è casuale:
“Non poteva esserci nome più azzeccato. La mancanza di Thomas grande si sente ogni giorno, ma questo piccolo è stato la nostra luce in fondo al tunnel”.
Ha raccontato la mamma. Il nome “Buio” racchiude il peso della perdita e al tempo stesso la forza della rinascita, un inno alla speranza dopo mesi di dolore.
Un destino crudele
Quella dei Gobbi è una famiglia già segnata da un altro dramma. Nel 2015, infatti, era morto in un incidente stradale anche Kevin, il fratello maggiore di Thomas. Due fratelli perduti a distanza di dieci anni: due vite spezzate, due lutti che hanno lasciato cicatrici profonde nei genitori Michele e Monica.
Ora, la nascita di Thomas Buio è vissuta come un segno di continuità e memoria, la prova che la vita può rifiorire anche dopo le perdite più dolorose.