Parco Natura Viva: prima volta fuori dalla tana per i tre tigrotti siberiani FOTO E VIDEO
Vaccinati e dotati di microchip, mostrano una leggera differenza di peso probabilmente dovuta al tempo intercorso tra una nascita e l’altra: 10 chilogrammi la piccola ma intrepida Alina, 11.3 chilogrammi Zov e 12.6 chilogrammi Krai, il più grandicello.
I bellissimi cuccioli stanno crescendo.
Alina, la più coraggiosa
Mamma Luva si è affacciata sulla soglia di uscita nel reparto esterno e dopo un rapido sguardo di perlustrazione, si è voltata ruggendo. I suoi tre piccoli, sentendosi protetti, si sono affrettati a seguirla: ad andare incontro per prima al nuovo mondo fatto di tronchi, grandi alberi e ruscelli è stata la femminuccia Alina, più piccola dei due maschietti ma più coraggiosa. Un debutto in piena regola per i primi tre cuccioli di tigre siberiana nati in Italia dal 2004, che per la prima volta a tre mesi di vita hanno messo le zampe fuori dalla tana e una nascita preziosa per la conservazione, avvenuta al Parco Natura Viva di Bussolengo e per questo inserita nel programma europeo delle specie minacciate (EEP): meno di 500 sono gli esemplari a sopravvivere nelle foreste dell’estremo oriente russo, mentre il bracconaggio e il commercio illegale li stanno relegando ad un areale corrispondente a quello del fiume Amur.
Tutto un mondo da scoprire
I tre piccoli, nati il 3 giugno scorso, hanno potuto trascorrere con la loro mamma, nella discrezione della tana, i primi 90 giorni di vita, durante i quali hanno affrontato le visite veterinarie necessarie a monitorarne lo stato di salute. Vaccinati e dotati di microchip, mostrano una leggera differenza di peso probabilmente dovuta al tempo intercorso tra una nascita e l’altra: 10 chilogrammi la piccola ma intrepida Alina, 11.3 chilogrammi Zov e 12.6 chilogrammi Krai, il più grandicello. Eppure, le dimensioni non sono un problema quando si tratta di mordersi, rotolarsi, nascondersi e piombarsi addosso di sorpresa: queste sono le abitudini delle loro prime 72 ore fuori, che alternano a pasti ormai completi, cospicui riposini e qualche sessione di allattamento quando mamma Luva è nei paraggi.
Ma fino ai 18 mesi avranno ancora molto da imparare, prima che il coordinatore europeo della specie decida di destinarli a formare a loro volta una nuova famiglia.
Servirà un po' di fortuna per vederli
Il processo di adattamento e introduzione al reparto esterno insieme a mamma Luva è iniziato; tuttavia è un procedimento abbastanza lungo e complesso perché i piccoli, dopo i 3 mesi che hanno trascorso nel reparto interno con la mamma, devono perlustrare, esplorare e prendere coraggio per avventurarsi totalmente in questa nuova (e molto grande) casa.
Il loro reparto, così come quelli di tutti gli altri animali che ospitiamo, è stato creato ad hoc per la specifica specie con molti elementi naturali sistemati in modo da ricreare il loro habitat. Questo permette agli animali di seguire il loro istinto naturale e gli consente di trovare dei punti e luoghi dove nascondersi o mimetizzarsi e quindi di non farsi vedere dagli occhi dei visitatori quando lo ritengono opportuno.
Con i tigrotti, così come con altre specie, servirà un po’ di fortuna per poterli vedere. Dopo aver esplorato in lungo e in largo il reparto, entro qualche settimana i piccoli acquisiranno confidenza e sicurezza e potranno essere sempre più visibili al pubblico. Per ora quindi, senza la certezza di vederli in ogni momento della giornata, ci armiamo di pazienza per goderci questi attimi meravigliosi.
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