Parrocchie, sarà rivoluzione: arrivano le Unità pastorali
La diocesi cambia volto. Allo studio un nuovo assetto che favorirà la nascita di realtà più ampie
La diocesi cambia volto. Allo studio un nuovo assetto che favorirà la nascita di realtà più ampie
Il percorso è ormai iniziato, la «rivoluzione» - per quanto, visto il tema, sia possibile esprimersi in questi termini - cominciata. E per le tantissime persone che, chi più chi meno, ne saranno coinvolte, è richiesto davvero un «atto di fede». Parliamo dell’imminente svolta che riguarda la geografia delle parrocchie. Le quali, all’interno della diocesi, si trasformeranno ben presto in vere e proprie Unità pastorali. Con relativa condivisione di risorse (umane e non), esperienze e - forse il tasto più dolente - sacerdoti. Gli stessi che, ormai merce sempre più rara per l’annosa crisi di vocazioni, dovranno poi a loro volta trasformarsi in «preti da strada». Non necessariamente nell’accezione di don Andrea Gallo, ma in quella di «pastori erranti», cui sarà richiesto di spostarsi superando una volta per tutte la secolare equazione «un campanile, un parroco».
Un cambio di mentalità fortemente caldeggiato dal vescovo, monsignor Giuseppe Zenti, che già a giugno vorrebbe delineata la nuova mappa diocesana. Nella commissione che si sta occupando di riscrivere il volto della diocesi, anche monsignor Giampietro Fasani, parroco del Duomo e vicario foraneo di Villafranca-Valeggio. Vicaria che, stando alle prime indiscrezioni, sarà anch’essa stravolta. Con Villafranca che potrebbe unirsi a Madonna del Popolo, Quaderni, Rosegaferro, Pizzoletta e San Zeno di Mozzecane, per formare un’unica Unità pastorale. Mentre Caluri, Alpo e Dossobuono potrebbero costituirne un'altra ancora. Idem Valeggio. "Condividendo le nostre risorse staremo meglio", l'invito rivolto ai fedeli del vescovo, monsignor Giuseppe Zenti.