Passeggiava per il lungolago di Garda nonostante fosse ai domiciliari
Non è la prima volta che il trentenne si è dimostrato "allergico" ai provvedimenti restrittivi cui è sottoposto.

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato S. D., veronese, classe ’89, sorpreso in flagranza del reato di evasione dagli arresti domiciliari, ai quali era stato sottoposto dai Carabinieri di Bussolengo solo pochi giorni fa, in ottemperanza ad un ordine di esecuzione per la carcerazione in regime di detenzione domiciliare per violazioni delle prescrizioni di altro provvedimento cautelare al quale era già sottoposto.
I carabinieri procedono al controllo ma lui non c'è
I carabinieri, in particolare, mentre stavano svolgendo un servizio di pattuglia finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati, hanno proceduto al controllo domiciliare di S. D. ma, suonando il citofono della sua abitazione a Garda, hanno appurato che all’interno era presente solo la madre convivente, la quale ha riferito che il figlio si era allontanato da circa mezz’ora senza sapere dove si fosse recato, asserendo di essere spaventata e preoccupata poiché quest’ultimo diventava aggressivo e violento nei suoi confronti se cercava di impedirgli di uscire al fine di rispettare la misura cautelare. Riscontrata l’assenza e conoscendo la sua proclività all’evasione (era stato arrestato dai carabinieri di Bardolino solo due giorni fa per lo stesso reato), si sono posti immediatamente alle ricerche del soggetto per le vie del comune gardesano, controllando accuratamente i luoghi che solitamente frequenta.
Stava passeggiando tranquillamente sul lungolago di Garda
Le lunghe e accurate ricerche sono terminate positivamente dopo qualche ora quando i Carabinieri hanno rintracciato S. D. mentre passeggiava tranquillamente lungo via Dell’Uva a Garda, in totale spregio del provvedimento cautelare al quale era stato sottoposto pochi giorni prima. Riscontrata quindi la flagranza del reato di evasione, i militari operanti sono prontamente scesi dal veicolo di servizio e hanno bloccato S. D., dichiarandolo in stato di arresto. Il reo, consapevole di aver violato le prescrizioni imposte, si è giustificato dicendo di essere andato al bar a prendere un caffè e le sigarette, e di essersi allontanato soltanto una mezz’oretta.
Il trentenne non è nuovo a questi episodi
S. D. non è nuovo a episodi di violazione delle misure alle quali veniva di volta in volta sottoposto; in particolare, il 12 Novembre 2018 era stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma trisettimanale ma, sin da subito, si è dimostrato insofferente a tale forma di controllo pertanto ha deciso di violarla sistematicamente, non ottemperando alle relative prescrizioni nelle date 11, 23 e 25 Dicembre 2018. Per tali ragioni è stato chiesto e ottenuto l’inasprimento della misura tramutata in obbligo di dimora nel comune di Garda e permanenza domiciliare dalle 20.00 alle 06.00, ma anche questa misura non si è rivelata efficace al fine di frenare l’indole del reo che più volte si è allontanato nella fascia oraria predetta. Riscontrate le violazioni, è stata richiesta e ottenuta l’emissione di ordinanza di custodia cautelare in regime di detenzione domiciliare, al quale S. D. è stato sottoposto dai Carabinieri di Bussolengo solo due giorni fa.
Ancora ai domiciliari
Tuttavia anche tale misura non si è rivelata idonea, tant’è che S. D. ha deciso deliberatamente di allontanarsi a passeggiare per le vie del centro, prima di essere individuato, bloccato e tratto in arresto dai Carabinieri di Bardolino lo scorso 26 gennaio e, a seguito di rito direttissimo, è stato sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Anche quest’ultimo provvedimento non è servito di lezione a S. D. che ieri mattina ha violato ancora una volta la misura cautelare, venendo però sorpreso e arrestato dai Carabinieri. Questa mattina, a seguito di giudizio direttissimo, il reo è stato sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.