Passeggiavano sul lungadige con ecstasy, hashish e asce da lancio nello zaino
L'uomo, un 31enne residente nel mantovano, è stato arrestato per spaccio di stupefacenti e porto di armi.
Nella serata di venerdì 22 novembre, i carabinieri di Verona hanno arrestato in flagranza di reato un 31enne della provincia di Mantova, già noto alle forze dell'ordine, poiché gravemente indiziato di “detenzione ai fini di spaccio” di sostanze stupefacenti. L’uomo è anche stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Droga e asce da lancio nello zaino
Tutto nasce da un controllo effettuato dai carabinieri in servizio di pattuglia; i militari, infatti, insospettitisi per l’atteggiamento dell’uomo che, mentre si trovava in compagnia di altre persone sul Lungadige Cangrande, alla vista della “gazzella”, aveva provato a nascondere uno zaino che aveva con sé, hanno deciso di perquisirlo. A seguito del controllo sono state rinvenute 25 pasticche di MDMA (ecstasy) con il logo della nota piattaforma di streaming “Netflix” e due piccole “asce da lancio” di colore nero. Alla luce di quanto scoperto i militari, insieme ai colleghi di Mantova, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Verona, hanno deciso di perquisire anche la casa del fermato.
La perquisizione in casa
Nella sua stanza sono state rinvenute ulteriori pasticche di ecstasy, alcuni grammi di hashish già confezionato in dosi ed un bilancino di precisione. Oltre a ciò sono stati recuperati anche fogli con appunti, sostanze da taglio e materiale vario per il confezionamento, tutti elementi che fanno ritenere che l’uomo utilizzasse casa propria come “officina” per preparare stupefacente da vendere poi sulla piazza veronese. L’arrestato, dopo essere stato fotosegnalato, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Caserma di via S. D’Acquisto e nella mattinata di sabato 23 novembre è stato condotto innanzi al Giudice del Tribunale di Verona il quale ha convalidato l’arresto e, a seguito di patteggiamento, ha condannato il 31enne ad 1 anno e 6 mesi di reclusione e € 800 di multa, con pena sospesa.