Emergenza Coronavirus

Pazienti in arrivo a Verona dalla Lombardia, scatta l'appello dell'Ulss ai medici in pensione

L’intento è potenziare tre attività ritenute prioritarie

Pazienti in arrivo a Verona dalla Lombardia, scatta l'appello dell'Ulss ai medici in pensione
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Pazienti in arrivo a Verona dalla Lombardia, il contagio da Covid-19 non si ferma.

Pazienti in arrivo a Verona dalla Lombardia, scatta l'appello dell'Ulss ai medici in pensione

In Lombardia mancano i posti letto, soprattutto nella zona più colpita dal COvid-19, per questo motivo dei pazienti non affetti da Coronavirus verranno spostati a Verona per poter liberare dei posti letto per far fronte all'emergenza. Nel frattempo il direttore Generale dell’AziendaULSS 9 Scaligera, Pietro Girardi, ha incontrato il presidente e il vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Verona, Carlo Rugiu e Lucio Cordioli. La finalità dell’incontro, al quale ha partecipato anche la dottoressa Denise Signorelli, Direttore Sanitario dell’ULSS 9, è stata quella di chiedere all’Ordine dei Medici, realtà oggi più che mai fondamentale per il servizio sanitario regionale, di trovare forme di sensibilizzazione per istituire collaborazioni straordinarie con l’intera categoria medica, chiamando a raccolta in particolare il personale in quiescenza, auspicando nella disponibilità a collaborare con l’Azienda ULSS 9, opportunità percorribile nel rispetto della legge secondo le ultime disposizioni legislative. L’intento è quello di potenziare tre attività ritenute prioritarie da parte dell’Azienda socio sanitaria.

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Potenziare le attività prioritarie

La prima delle attività prioritarie è quella di supporto al Dipartimento di Prevenzione in materia di sorveglianza attiva verso i cittadini oggi in isolamento domiciliare ed è rivolta a tutto il personale specializzato in campo di igiene e medicina generale, ma anche a tutti i Medici di Medicina Generale in pensione. La seconda è l’attività di supporto in tema di comunicazione, rivolta in particolare ai MMG in quiescenza, importante per veicolare le corrette informazioni all’utenza che si rivolge al numero verde istituito dall’ULSS 9, 800 936 666. Il terzo aspetto riguarda l’assistenza ospedaliera e interessa in particolare specialisti come pneumologi, anestesisti, infettivologi e internisti, virologi.

Sarà lo stesso Ordine dei Medici a occuparsi di informare e sensibilizzare la categoria medica e a farsi carico della raccolta delle disponibilità da parte dei medici in quiescenza, disponibilità che verrà poi comunicata all’ULSS, che provvederà poi a contattare gli interessati per procedere ai sensi di legge e in tempi stretti. Ciò porterà una serie di benefici all’organizzazione dei servizi sanitari in questa fase delicata, permettendo al personale in servizio di dedicarsi interamente a tutte le attività collegate alla gestione del coronavirus, affiancati da personale medico esperto, sotto il coordinamento della Direzione Sanitaria dell’ULSS 9. Il Direttore Generale Girardi ha ringraziato il Presidente Rugiu e il Vicepresidente Cordioli per aver dato immediata disponibilità a incontrarsi e soprattutto per la collaborazione fornita e per la massima operatività garantita.
Con l’occasione si sevidenzia che, insintonia con il tema affrontato, due ex Direttori del Dipartimento di Prevenzione, il dottor Luciano Marchiori e la dottoressa Linda Chioffi, entrambi da poco tempo in quiescenza, hanno già dato piena disponibilità a collaborare secondo le modalità individuate dalla Direzione: da subito, quindi, la Direzione Sanitaria e Generale potranno godere di due figure professionali competenti in materia e con la dovuta esperienza, che daranno il loro concreto contribuito nel settore maggiormente coinvolto dall’emergenza.
L’impegno preso dimostra come l’Azienda ULSS 9 e l’Ordine dei Medici, nel rispetto delle loro funzioni e delle proprie competenze istituzionali, siano attivi nel trovare tutte le soluzioni possibili per far fronte nel miglior modo alle necessità del momento, a garanzia dei cittadini. Non va però dimenticato che, oltre alle istituzioni - che stanno facendo la loro parte a tutti i livelli – molto possono e devono fare le singole persone, rispettando le buone norme di comportamento, fondamentali per limitare la propagazione del contagio.

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