Poliziotto aggredito con una spranga a Verona

L’Ufficio Immigrazione della Questura ha avviato l’iter per l'espulsione degli stranieri.

Poliziotto aggredito con una spranga a Verona
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Poliziotto aggredito con una spranga a Verona. L’Ufficio Immigrazione della Questura ha avviato l’iter per l'espulsione degli stranieri.

Poliziotto aggredito con una spranga a Verona

La scorsa notte, con l’accusa di “lesioni aggravate finalizzate alla resistenza a Pubblico Ufficiale”, un uomo di nazionalità marocchina è stato arrestato dai poliziotti delle Volanti in Via Case Ferrovieri. Nello specifico, intorno all’1.30, gli agenti della Sala operativa della Questura di Verona diramavano la segnalazione di tre nordafricani che, con in mano un tubo di metallo, si aggiravano con fare sospetto tra i mezzi in sosta in Piazzale XXV aprile, in prossimità del parcheggio dei ciclomotori.

L'arrivo delle Volanti e la fuga

All’arrivo delle Volanti della Polizia, i tre stranieri si allontanavano frettolosamente imboccando direzioni diverse. In particolare, mentre O.J. e E.K.R., pluripregiudicati, entrambi di nazionalità marocchina, cercavano di far perdere le loro tracce dirigendosi verso la stazione, per poi essere bloccati da due Volanti in Piazzale XXV aprile, il terzo straniero fuggiva verso via Palladio. Quest’ultimo, in seguito identificato per Bouaazza Amine, anch’esso marocchino e gravato da precedenti penali, nel tentativo di rallentare gli agenti, scagliava contro di loro il tubo metallico, che ancora teneva in mano, riuscendo a colpire uno dei poliziotti.

Agente ferito

Nonostante il colpo ricevuto, l’operatore di Polizia, poi refertato con prognosi di 15 giorni, riusciva a raggiungere il fuggitivo e ad immobilizzarlo in attesa dell’arrivo di altri equipaggi in ausilio. Con non poca fatica, l’uomo veniva tratto in arresto per il reato di lesioni aggravate finalizzate alla resistenza a Pubblico Ufficiale e trasportato in Questura, unitamente agli altri due connazionali, per gli accertamenti di rito, essendo tutti sprovvisti di documenti.

Capi rubati

A seguito di perquisizione personale, i fermati venivano inoltre trovati in possesso di numerosi capi d’abbigliamento ancora muniti di placche antitaccheggio, confezioni di profumo, e accessori elettronici per un valore di circa 400 euro e, per tale motivo, contestualmente denunciati per il reato di ricettazione. Dopo la convalida dell’arresto, in sede di direttissima, il Giudice ha disposto, nei confronti di Bouaazza Amine, la misura cautelare dell’obbligo di firma e rinviato l’udienza al prossimo 18 dicembre. L’Ufficio Immigrazione della Questura ha invece avviato l’iter burocratico necessario per allontanare dal territorio nazionale gli stranieri, irregolari rispetto alla normativa sul soggiorno in Italia.

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