«Porto Borghetto nel mondo con un hashtag»

La conturbante fashion blogger Francesca Faustini, 34 anni, protagonista di uno shooting fotografico che ha avuto come cornice la romantica frazione

«Porto Borghetto nel mondo con un hashtag»
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La conturbante fashion blogger Francesca Faustini, 34 anni, protagonista di uno shooting fotografico che ha avuto come cornice la romantica frazione

Porta Borghetto nel mondo con un hashtag: #francescafaustini. Francesca con alle spalle il ponte Visconteo, Francesca accanto alla rete mentre cattura lucchetti, Francesca che ammira il paesaggio da uno scorcio sul fiume Mincio. Lei, Francesca Faustini, bella, anzi, bellissima fashion blogger. Lui: Borghetto, scenografico accompagnatore, inserito a pieno titolo nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Nel vederli così vicini gli occhi si aprono a una grande bellezza. Una coppia perfetta. «Ho scelto Borghetto per uno shooting fotografico in quanto è stupendo, farlo vedere al mondo attraverso i social, per me che sono veronese, è un piacere e un onore. Ho un’indole romantica, e Borghetto lo è all’ennesima potenza».

Affettuosi ricordi. «Sono venuta per passeggiare e ho cenato a base di tortellini con il fidanzato di un tempo, oggi vengo con il mio cagnolino a camminare lungo la ciclabile del Mincio». Fidanzata? «Siamo in work in progress». Innamorata lo è certamente del suo lavoro: raccontare con immagini e post il mondo della moda, dello stile. Francesca lo fa attraverso gli occhi di una donna di 34 anni, uno sguardo differente da quello patinato delle riviste; donne al limite anoressia e da quello delle ventenni, tutte selfie boccacce, boccucce e tatuaggi. La pagina facebook Milions of Butterfly, quella Instagram e il sito parlano del suo lavoro, ma è con noi di Villfranca Week che racconta ciò che non troverete sui social.

«Ho cominciato all’inizio del 2016, dopo un viaggio a New York. Sino a un paio di mesi fa ho ricevuto diversi no, molte porte chiuse altre nemmeno si sono aperte. Andavo nei negozi di Verona a propormi, la media dei contatti con esito positivo era di 1 su 10». No selfie. Gli autoscatti hanno generato il mestiere della fashion blogger, perché non li usi? «Ho puntato da subito sulla professionalità, le foto sono importanti, sono parole che parlano agli occhi, smuovono emozioni. Per ciò che indosso e che mi circonda desidero il meglio. Un selfie non può dare quello che un fotografo professionista sa fare». Una scelta che prevede dei costi. «Infatti, Verona probabilmente non è ancora pronta per questa evoluzione della fashion blogger strutturata, non improvvisata. Ad un brand devo dare il massimo, la qualità genera credibilità, è questo che voglio offrire. Il mio lavoro è fatto di impegno quotidiano, di attenzione ai particolari ai dettagli, nulla è casuale».

La fortuna aiuta gli audaci? «Certamente! Sono andata avanti con determinazione, nonostante i no, se nella vita non ci metti del coraggio, non vai da nessuna parte». A gennaio riceve un invito da parte di un resort di lusso, Francesca viene ospitata per raccontarlo sulle sue pagine social. «Non ci potevo credere!» Dopo pochi giorni arriva un’altra mail. «Il brand “Fratelli Rossetti”, mi invita alla presentazione della collezione alla settimana della moda di Milano, questo mi ha dato molta fiducia, quando qualcuno crede in te, ti carichi». Tutti in coda. Mentre i fotografi immortalano la bella, anzi bellissima Francesca il traffico di auto lungo il ponte Visconteo si ferma, automobilisti che improvvisamente non hanno fretta di andare dove devono andare, che non si attaccano nervosamente al clacson, un serpentone gentilissimo. C’erano mogli o fidanzate al loro fianco? Francesca sorride e con eleganza racconta. «Sì, la reazione è stata divertente (è molto diplomatica, ndr.), le ho viste dare delle enormi gomitate ai loro compagni, forse avevano solo fretta».

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