Presi i truffatori dello specchietto

Si fingevano turisti altoatesini, ma erano dei "Camminanti di noto"

Presi i truffatori dello specchietto
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Si fingevano turisti altoatesini, ma erano dei "Camminanti di noto"

“Lei mi ha rotto lo specchietto: mi dia trecento euro ed evitiamo di chiamare la Polizia”. Due turisti provenienti da Bolzano rivolgevano questa tipica frase ad altri automobilisti, dopo che le rispettive auto in movimento si erano toccate e avevano subìto il danneggiamento dello specchio retrovisore.

La scena si è ripetuta stamattina a Lazise: stavolta è stata fermata l’auto di una coppia di turisti tedeschi, che dopo aver udito un tonfo sulla carrozzeria della loro auto sono scesi e hanno visto il danno che avrebbero provocato incrociando l’altra autovettura, una fiammante Alfa Romeo Mito di colore rosso, con il retrovisore danneggiato e la sigla della provincia di Bolzano sulla targa. La prova della responsabilità dei turisti teutonici era sulla fiancata della loro auto, con un lungo segno dello stesso colore nero della calotta dello specchietto rotto.

Mentre veniva chiesto loro di monetizzare il danno, è piombata sul posto la pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Lazise che hanno bloccato la via di fuga dell’Alfa e acciuffato i due “turisti altoatesini” che altri non erano che due pluripregiudicati appartenenti  al  clan di nomadi siciliani dei “Camminanti di Noto”, alcuni dei quali compiono  furti e raggiri di vario tipo in tutta Italia. I Carabinieri erano da giorni sulle  tracce della coppia dell’Alfa Romeo rossa che già aveva truffato altri turisti, prima fingendo l’urto scagliando un sasso contro l’auto delle vittime, per poi segnarne la fiancata con un pezzo di plastica nera, giungendo quindi a pretendere il risarcimento del retrovisore che in realtà già rotto.

I due truffatori sono stati denunciati: a loro carico verrà emesso il foglio di via da Lazise.

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