Prima va in questura, poi per tornare a casa ruba una bici

L'uomo, ignaro di essere stato individuato dagli agenti, era riuscito a rompere il blocco che assicurava il velocipede al portapacchi.

Prima va in questura, poi per tornare a casa ruba una bici
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Si era recato presso gli Uffici di Polizia intorno alle ore 12.00, Kutivadze Erekle, per ottemperare alla misura cautelare dell’obbligo di firma giornaliero di cui era destinatario. Solo 25 minuti dopo, il trentanovenne di nazionalità georgiana faceva ritorno in Questura, accompagnato, questa volta, da una pattuglia delle Volanti e in manette.

Ruba bici

L’uomo era stato avvistato dagli uomini della Polizia di Stato in via Pallone, mentre cercava di prelevare una bicicletta dal portabici montato sul tettuccio di un’auto con targa tedesca. Il reato si è consumato in pochi minuti: lo straniero, ignaro di essere stato individuato dagli agenti, è riuscito, con violenti strattoni, a rompere il blocco che assicurava il velocipede al portapacchi, è salito in sella alla bici e, dopo una decina di metri, è stato immobilizzato e tratto in arresto dagli agenti, prontamente accorsi.

La pena

Gli operatori di Volante, giunti in ausilio dei colleghi, hanno provveduto immediatamente a trasportare Kutivadze Erekle in Questura dove è stato portato nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo. Questa mattina, in sede d’udienza, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere e rinviato l’udienza al prossimo 10 ottobre.

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