Pronto soccorso nel caos: rissa tra pazienti a Borgo Trento, intervengono medici e infermieri
La UIL FPL Verona denuncia l’ennesimo episodio di violenza e chiede un piano di sicurezza attivo 24 ore su 24

Un nuovo episodio di violenza al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Verona solleva l’allarme sulla sicurezza del personale sanitario. Giovedì 3 aprile 2025, due pazienti in attesa hanno iniziato un acceso diverbio che, nel giro di pochi minuti, è degenerato in una colluttazione. Uno dei due, armato di stampella, ha tentato di colpire l’altro, fortunatamente senza riuscirci. Solo grazie all’intervento tempestivo di medici e infermieri è stato possibile evitare conseguenze più gravi.
Secondo le testimonianze raccolte, uno dei pazienti è caduto a terra dopo alcune spinte, mentre l’altro si è mosso con atteggiamento minaccioso, brandendo una stampella. La scena è stata ripresa in un video poi circolato sui social, dove si vedono chiaramente gli operatori sanitari impegnati a dividere i due uomini e riportare la calma nella sala d'attesa.
Il sindacato lancia l’allarme: “Basta soluzioni di facciata”
A denunciare l’accaduto è stato Stefano Gottardi, segretario provinciale della UIL FPL Verona, che ha parlato di una situazione ormai fuori controllo:
"Ancora una volta siamo costretti ad assistere a scene inaccettabili, dove pazienti esasperati dalle lunghissime attese perdono il controllo. E a intervenire non sono le figure preposte alla sicurezza, ma medici, infermieri e operatori sanitari."
Gottardi ha sottolineato come la situazione al Pronto Soccorso di Borgo Trento non sia un caso isolato, ma il sintomo di un problema strutturale legato all’assenza di un vero piano di sicurezza.
"La guardia guarda e gli infermieri intervengono per sedare la rissa. È questo il triste riassunto di una situazione che conosciamo da tempo e che nessuno si decide a risolvere", ha dichiarato, chiedendo un intervento immediato da parte delle istituzioni.
Il personale lasciato solo: “Non è il nostro lavoro gestire l’ordine pubblico”
Secondo la UIL FPL Verona, le attuali misure di vigilanza non sono solo inefficaci, ma mettono ulteriormente a rischio chi lavora all’interno della struttura. Di giorno è presente la Polizia di Stato, ma durante le ore serali e notturne il presidio scompare, lasciando spazio a guardie armate spesso impreparate a gestire situazioni critiche.
Gottardi ha ribadito la necessità di istituire un servizio di sicurezza attivo H24, con personale formato e realmente capace di prevenire e contenere episodi di violenza.
"La tutela dei lavoratori della sanità e dei pazienti non può essere un optional. È tempo che la politica e la dirigenza sanitaria si assumano la responsabilità di attuare un vero piano di sicurezza, basta chiacchiere: vogliamo soluzioni" ha concluso Gottardi. La UIL FPL Verona si schiera così ancora una volta al fianco di chi lavora, chiedendo maggiore attenzione, rispetto e protezione per tutto il personale sanitario.