Prostituzione nigeriane fermate in sette
Sono tutte richiedenti asilo le donne fermate dalla municipale ieri sera, martedì 10 aprile.
Prostituzione nigeriane fermate in sette. Sono tutte richiedenti asilo le donne fermate dalla municipale ieri sera, martedì 10 aprile.
In sette tra i 18 e i 28 anni
Sono tutte richiedenti lo status di rifugiato le sette ragazze nigeriane fermate ieri sera in piazzale Guardini, durante un controllo anti-prostituzione della Polizia municipale. Le giovani, tra i 18 e i 28 anni, sono state fermate e accompagnate al comando di via del Pontiere in quanto prive di regolari documenti.
Gli esiti degli accertamenti in Questura
Proprio dagli accertamenti effettuati attraverso l'ufficio Immigrazione della Questura, è emerso che le ragazze sono tutte richiedenti lo status di rifugiato e pertanto non possono essere allontanate dal territorio nazionale. I nominativi saranno segnalati alla Prefettura di Verona perchè siano adottati provvedimenti di trasferimento dalle strutture dove le giovani soggiornano. La Polizia municipale ha potenziato i servizi, nelle ore serali e pomeridiane, su segnalazione dei genitori degli studenti.
Piazzale Guardini deve essere sicura, ci sono scuole lì vicino
“In piazzale Guardini – ha ricordato l’assessore alla Sicurezza Daniele Polato – avevamo già installato una telecamera di sorveglianza, fondamentale per sanzionare i clienti delle prostitute, ma il potenziamento dei servizi di controllo degli ultimi giorni ci ha permesso di confermare un trend preoccupante di soggetti richiedenti asilo aditi ad attività irregolari. Una situazione inaccettabile che segnaleremo alla Prefettura, chiedendo che le persone trovate a delinquere vengano espulse dal programma di protezione. Inoltre, mi auguro che i neo parlamentari veronesi eletti in tutti gli schieramenti si attivino con il prossimo Governo per modificare l’attuale sistema normativo che, al momento, non è in grado di distinguere fra i rifugiati chi è davvero bisognoso di aiuto. E’ inaccettabile che i cittadini veronesi subiscano giornalmente situazioni delinquenziali come queste e va trovata anche una soluzione per ovviare alla frustrazione degli agenti delle Forze dell’ordine che spesso vedono vanificato il loro importante lavoro di garanzia dell’ordine e della sicurezza di Verona”.