Protesta "centopercentoanimalista" davanti ai cancelli della multinazionale Aptuit
Gli attivisti del Movimento "Centopercentoanimalisti" si preparano all'udienza del Tar di Roma dal quale si aspettano la liberazione di 1600 Beagle

Nella serata di martedì 22 aprile 2025, militanti del Movimento "Centopercentoanimalisti" si sono recati davanti ai cancelli di Aptuit ed hanno affisso uno striscione del seguente tenore:
"Jason go home Stop beagle deportation Get ready!”

La Aptuit, azienda multinazionale di ricerca farmaceutica, era finita all'attenzione della Procura della Repubblica di Verona che dopo le indagini preliminari a suo carico, aveva inserito nel registro degli indagati la veterinaria e l'ex presidente dell'azienda stessa, con le accuse di maltrattamento di animali e uccisione non necessitata.
I "Centopercentoanimalisti" travestiti da "Jason" (Jason Voorhees: personaggio immaginario e serial killer protagonista della fortunata serie televisiva "Venerdì 13"), hanno acceso dei fumogeni verdi per chiedere che il TAR di Roma, il prossimo 10 giugno, annulli la deportazione dei 1.600 Beagle destinati ai laboratori.

La presenza all'udienza di Roma, sarà preceduta da un corteo organizzato per sabato 17 maggio 2025 a Verona per fare ulteriore pressione sul TAR e chiedere la giusta attenzione per i cuccioli.
Durante la protesta, gli attivisti sono stati intercettati da tre volanti delle Forze dell'Ordine allertate dalle guardie giurate presenti all'interno della struttura.

La maschera
"Venerdì 13" - spiegano i "Centopercentoanimalisti" - è un film del 1980 nel quale il protagonista, Jason, è un uomo particolarmente feroce, che agisce crudelmente senza apparente motivo".
Essi dicono che a loro:
"Viene spontaneo fare un parallelo con chi "lavora" nei laboratori dove si pratica la "sperimentazione" sugli Animali".
"Se "Jason" uccide senza apparente motivo - insistono gli attivisti - i vivisettori hanno motivi evidenti: il guadagno, mantenersi il "lavoro", in certi casi far carriera e per i livelli più elevati accumulare titoli accademici. Solo che operano in danno a delle creature innocenti, dimostrando particolare insensibilità d'animo".
Insomma, la struttura dell'Aptuit di via Fleming a Verona, dove continuerebbero le "sperimentazioni" su centinaia di animali è stata presa quale sito emblematico per salvare dalla deportazione i 1600 cuccioli di Beagle sui quali, per la terza volta, ha rinviato le sue decisioni.
Ora il Tribunale amministrativo è atteso all'udienza del 10 giugno quando si spera adotterà la decisione attesa dagli attivisti che concludono così il loro comunicato:
"Teniamo viva l'attenzione perché il TAR si decida finalmente a pronunciarsi, e lo faccia nel modo giusto: dica no alla deportazione e alla ripresa della vivisezione. Sabato 17 maggio, intanto, tutti a Verona".
Però, ragazzi: est modus in rebus!
Espresse perplessità sui metodi della protesta anche in nostro precedente articolo, pur ribadendo la sensibilità per gli animali, ci permettiamo di ricordare ciò che sicuramente sarà già noto, ovvero il dispositivo dell'art. 85 dl Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, laddove recita:
"Tranne che nelle epoche e con l'osservanza delle condizioni che possono essere stabilite dall'autorità locale di pubblica sicurezza con apposito manifesto, è vietato comparire mascherati in luogo pubblico. Il contravventore è punito con la sanzione amministrativa da euro 10 a euro 103".