Quanti automobilisti non pagano l'assicurazione?

Numeri e percentuali dei nostri comuni: la situazione è assai preoccupante a Villafranca

Quanti automobilisti non pagano l'assicurazione?
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Numeri e percentuali dei nostri comuni: la situazione è assai preoccupante a Villafranca

Percorriamo in auto corso Vittorio Emanuele, svoltiamo in corso Garibaldi e, infine, prendiamo via Messedaglia. Siamo in giro per Villafranca e, a fianco, potrebbe passarci un’auto priva di assicurazione sulla responsabilità civile. Le possibilità non sono poche: in città il 17,72 per cento non è in regola con l’Rca. Questo dicono i dati aggiornati al 25 febbraio 2017 diffusi dal ministero dei Trasporti. In pratica su 10 mezzi, quasi due non sono in regola con la copertura Rca e Villafranca, in questo, è peggiore di 5 punti rispetto alla media nazionale, visto che in Italia «solo» il 12,7 per cento circola abusivamente sugli oltre 51 milioni di auto e moto registrati nell’archivio nazionale dei veicoli gestito dalla Direzione generale per la Motorizzazione; in valore assoluto, ci si avvicina ai cinque milioni di illegali, uno in più dei quattro rilevati fino all’anno scorso.

Essendo aggiornate a febbraio, nelle classifiche sono stati considerati i soli autoveicoli in quanto in inverno molte moto vengono lasciate in garage senza assicurazione, per cui le cifre sarebbero falsate. Come si può desumere dalla nostra tabella, nessun altro comune coperto dal nostro giornale si avvicina minimamente ai numeri del «capoluogo», vero «far west» degli automobilisti «no-Rca»: secondo dei peggiori è Nogarole Rocca, con il 10,32 per cento di mezzi «illegali», e terzo Bussolengo, con il 9,46. Il comune più disciplinato è invece Buttapietra: qui su 4.104 «solo» il 5,63 per cento delle auto non è in regola. Certo, per rincuorarsi basta esplorare i dati dei comuni del Sud: a Striano e a Qualiano, in provincia di Napoli, il 46 per cento dei mezzi non risulta assicurato e Napoli è la provincia meno assicurata: su un totale di 1,2 milioni di veicoli il 25,6 per cento appare scoperto.

Ma cosa c’è alla base di una scelta così rischiosa, ovvero circolare senza alcuna copertura assicurativa? Certamente l’effetto della crisi economica che, diversamente da quella finanziaria, non accenna a frenare e continua ad opprimere le famiglie: in una condizione di difficoltà è evidente che in molti hanno deciso che tutto sommato non era poi così grave omettere di assicurare la propria auto. Calcolo errato, sia per le conseguenze economiche e penali della scelta che per le nuove tecnologie, che sempre più facilmente portano a galla le irregolarità. Quale, dunque, la soluzione se siamo a corto di quattrini, piuttosto che commettere infrazioni e rischiare di mettere in mezzo «innocenti» automobilisti perfettamente in regola con l’Rca? Se non possiamo muoverci in bicicletta o con i mezzi pubblici, una soluzione potrebbe essere il car sharing, nelle città in cui è previsto: ci si iscrive, si collega una carta di credito e tramite app si prenota l’auto che si desidera, la si prende, la si usa e la si ripone in uno stallo ad hoc. In questo caso nei circa 40 centesimi a minuto, tariffa GirAci di Verona, è compreso, oltre al carburante, anche il costo dell’assicurazione, del bollo ecc. Altra formula, sicuramente più dispendiosa, è il noleggio a lungo termine, che prevede una quota mensile in cui è tutto incluso, dall’assicurazione, al bollo, fino alla manutenzione. Una soluzione, questa, che in qualche modo obbliga ad «acquistare» a tempo un’auto.

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