Controlli del weekend

Raffica di arresti a Verona in due giorni: rapina, furto di una borsa, lesioni e un divieto di avvicinamento violato

Tra sabato e domenica sono stati arrestati dalla Polizia di Stato un 23enne, un 28enne, un 36enne e un 25enne: ecco di cosa sono stati incriminati

Raffica di arresti a Verona in due giorni: rapina, furto di una borsa, lesioni e un divieto di avvicinamento violato
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Proseguono con massimo rigore i controlli della Polizia di Stato in città tesi a prevenire e a contrastare i recrudescenti episodi di microcriminalità. Nel weekend appena trascorso, in quattro distinti interventi dei poliziotti delle volanti sono state arrestate quattro persone. Rapina, furto con strappo, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e violazione del divieto di avvicinamento: questi i reati contestati ai rispettivi autori, tutti perpetrati con condotte violente, nella maggior parte dei casi anche nei confronti degli operatori intervenuti. Si precisa che la responsabilità penale degli arrestati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.

Ruba la borsa di una ragazza e scappa, arrestato un 23enne

Il primo arresto è scattato all’alba di sabato, 11 maggio 2024,  in Via Leoni: a finire in manette, intorno alle 5,30, un 23enne di origini marocchine.

Il giovane, poco prima, si era avvicinato ad una coetanea e le aveva strappato la borsa, allontanandosi in direzione di Via Nizza. A dare l’allarme alla Sala Operativa della Questura sono state due amiche della ragazza che erano insieme a lei e hanno assistito a quanto accaduto. All’arrivo dei poliziotti, la vittima, in evidente stato di agitazione, grazie all’aiuto delle compagne è riuscita a fornire una descrizione dettagliata del ladro e della sua via di fuga.

Mentre una pattuglia si è trattenuta con loro per tranquillizzarle e ricostruire l’accaduto, una volante ha intercettato il 23enne, a circa 300 metri distanza: quando i poliziotti lo hanno fermato, aveva ancora con sé la refurtiva. Immediatamente gli agenti lo hanno riconosciuto come la stessa persona che, qualche ora prima, era stata loro segnalata per aver danneggiato con una bottiglia di vetro alcune auto in sosta in Corso Porta Nuova.

Quando lo hanno condotto in Questura per ulteriori accertamenti, il giovane – trovato in possesso di un martello – ha aggredito con veemenza gli agenti, minacciandoli, per poi tentare di danneggiare il mezzo di servizio con calci e pugni: motivi per i quali era stato denunciato per i reati di danneggiamento aggravato, porto d’armi e oggetti atti ad offendere, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.

Intercettato per la seconda volta dopo il furto con strappo ai danni della giovane, vistosi senza via di fuga, ha subito reagito nei confronti degli agenti ripetendo lo schema comportamentale adottato poche ore prima: tradotto nuovamente in Lungadige Galtarossa, il 23enne – pluripregiudicato per reati specifici ed irregolare sul territorio nazionale – è stato arrestato per furto con strappo aggravato ed immediatamente tradotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

Minaccia un signore seduto su una panchina e lo colpisce a un orecchio

Il secondo a finire in manette, sabato sera, è stato un 28enne di origini tunisine: intorno alle 20, si è  avvicinato ad un signore seduto su una panchina in piazzetta San Giorgio minacciandolo ed urlando di consegnargli tutto il danaro che portava con sé. Quando però la vittima gli ha mostrato poco più di un euro, l’ha ferita all’orecchio ed è scappato via.

La sua fuga è stata breve: il ventottenne, è stato, infatti, intercettato poco lontano dagli agenti delle volanti che lo hanno arrestato per rapina pluriaggravata. Già noto per precedenti specifici ed irregolare sul territorio nazionale, il ventottenne è ora in carcere.

Lite in via Belviglieri, 36enne viola un divieto di avvicinamento

Qualche ora dopo, intorno a mezzanotte, è scattato un altro allarme: alla Sala Operativa della Questura è stata segnalata una violenta lite in atto tra due persone in Via Belviglieri. Quando le volanti sono arrivate sul posto, hanno individuato un 36enne veronese, in evidente stato di alterazione alcoolica, intento ancora ad aggredire verbalmente e fisicamente un altro uomo, alla presenza di una donna che ha assistito all’accaduto.

Dopo averlo accompagnato, con difficoltà, in Questura a causa della aggressività riversata anche sui poliziotti, gli agenti hanno poi appurato che la stessa persona fosse destinataria di un divieto di avvicinamento proprio nei confronti della donna presente sul posto in cui erano intervenuti. L’uomo, quindi, è finito in manette.

Tenta di rubare un tramezzino dal supermercato PAM e aggredisce una guardia

L’ultimo arresto è scattato, infine, ieri sera, domenica 12 maggio 2024.

Intorno alle 20 è stata segnalata alla Sala Operativa della Questura, in via dei Mutilati, un’aggressione in atto da parte di un giovane ai danni della guardia giurata del supermercato PAM: ha tentato di scappare con un tramezzino senza pagare.

All’arrivo delle volanti, un 25enne di origini marocchine era ancora intento, in preda all’ira, ad inveire contro l’addetto alla sicurezza che, dal canto suo, cercava invano di calmarlo. Dopo il tentativo dei poliziotti di invitarlo a mantenere un atteggiamento collaborativo, ha perseverato, tuttavia, nel suo atteggiamento aggressivo anche nei loro confronti, alternando momenti in cui si dimenava ad altri in cui fingeva di perdere i sensi.

Fatto accomodare con fatica sulla volante, il giovane ha riversato la sua rabbia sull’auto, colpendo ripetutamente con calci e pugni i finestrini e – una volta traportato in Questura – la porta e la vetrata della sala d’attesa. Dopo ripetuti sforzi, solo intorno alle 22 gli agenti sono riusciti a riportarlo alla calma e ad identificarlo compiutamente.

Terminati gli accertamenti, il venticinquenne – pluripregiudicato ed irregolare sul territorio nazionale – è finito in manette con l’accusa di tentata rapina aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Questa mattina, all’esito del rito direttissimo, il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo la sospensione della pena. Nei suoi confronti, il Questore ha ordinato l’espulsione dall’Italia.

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