Intervento dei Carabinieri

Rapine, sequestro di persona e tentata estorsione: arrestati in due per i colpi in tre tabaccherie

In due rapine hanno usato una pistola finta e fascette per immobilizzare i tabaccai, mentre nella terza hanno aggredito la titolare mentre apriva la saracinesca

Rapine, sequestro di persona e tentata estorsione: arrestati in due per i colpi in tre tabaccherie
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Due malviventi di 61 e 53 anni, entrambi italiani, sono stati arrestati dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Verona in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare. Sono ritenuti gravemente indiziati di rapina aggravata, sequestro di persona e tentata estorsione per una serie di reati commessi tra febbraio e maggio 2025 nel capoluogo scaligero.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona con la dottoressa Elisabetta Labate – i due avrebbero preso di mira tre tabaccherie, compiendo altrettante rapine. In due occasioni si sarebbero introdotti negli esercizi commerciali con il volto coperto dal casco e armati di pistola – rivelatasi poi arma finta – immobilizzando i dipendenti con fascette di plastica per poi fuggire con l’incasso e numerosi gratta e vinci. In un caso, per spaventare la vittima, è stato persino sparato un colpo a salve.

Nel terzo episodio, la vittima è stata aggredita mentre alzava la saracinesca, sempre sotto minaccia dell’arma.

Ma l’attività criminale dei due non si è fermata qui. Lo scorso aprile, dopo aver rubato un’auto, i due sarebbero riusciti a risalire alla proprietaria e a lasciarle un biglietto minatorio davanti a casa: chiedevano 8.000 euro per riavere l’auto, altrimenti l’avrebbero data alle fiamme.

Arrestati in flagranza: avevano un mini arsenale in casa

L’altro ieri, durante un’attività di sorveglianza, i Carabinieri li hanno sorpresi mentre sfondavano il lunotto posteriore di un’auto per rubarne il contenuto. A quel punto è scattato l’arresto in flagranza.

Durante le successive perquisizioni nelle abitazioni dei due indagati, i militari hanno rinvenuto un vero e proprio mini arsenale: un fucile a pompa ad aria compressa, una pistola a salve con 5 cartucce, un coltello e un piede di porco. Oltre a ciò, è stato recuperato un motociclo rubato, utilizzato per i loro spostamenti.

Tutti i beni rubati sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Vista la gravità dei fatti, per il 53enne si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Montorio, mentre il 61enne è stato messo ai domiciliari.