Regolamento dei conti e accoltellamento a Borgo Venezia, arrestati

Il giudice ha ritenuto sussistenti gli estremi del delitto di deformazione della persona.

Regolamento dei conti e accoltellamento a Borgo Venezia, arrestati
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Regolamento dei conti e accoltellamento a Borgo Venezia, arrestati.

Regolamento dei conti e accoltellamento a Borgo Venezia, arrestati

Si erano resi responsabili di una brutale aggressione ai danni di S.E.M., un cittadino marocchino di 36 anni, residente nella provincia di Verona. L’agguato, avvenuto in zona Borgo Venezia lo scorso 7 novembre, riconducibile, secondo gli inquirenti, ad un regolamento di conti tra spacciatori, aveva causato alla vittima, raggiunta da numerose coltellate, gravissimi danni al volto, al torace e in tutto i resto del corpo. Da quello stesso giorno gli agenti della Squadra Mobile della Questura scaligera hanno avviato le indagini per catturare i responsabili che oggi, a distanza di poco più di un mese, si trovano in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’attività investigativa ha consentito di identificare quasi subito i due aggressori e di catturare il primo, su disposizione del GIP del Tribunale di Verona, già lo scorso 26 novembre, grazie anche all’ausilio della Squadra Mobile della Questura di Mantova, città nella quale era stato individuato il domicilio di uno dei ricercati.

Un'indagine accurata

La cattura del secondo uomo ha richiesto, invece, un’indagine più accurata, svolta congiuntamente dagli Uffici investigativi dei due capoluoghi. L’attività dei poliziotti, resa difficoltosa dal fatto che il complice dell’agguato non risultava avere una dimora stabile e, secondo le informazioni raccolte, sembrava vivere di espedienti, si è conclusa nel pomeriggio di ieri, quando gli agenti della Squadra Mobile hanno scoperto in quale abitazione l’uomo si rifugiava. La cattura è avvenuta proprio all’interno dell’appartamento individuato dai poliziotti: una casa sita nel quartiere mantovano “Tre Brunetti”, di proprietà di una donna originaria del Marocco che, dal giorno dell’accoltellamento avvenuto a Verona, stava dando ospitalità e protezione al proprio connazionale. Grazie alla perfetta sinergia con cui, nelle scorse settimane, hanno operato gli agenti delle Squadre Mobili dei due capoluoghi di provincia interessati, ambedue i responsabili sono stati catturati e ristretti presso la casa circondariale di Mantova, a disposizione della Procura della Repubblica di Verona. I due uomini, un quarantanovenne italiano originario della Svizzera e un cittadino marocchino di anni 27, entrambi pregiudicati per reati in materia di stupefacenti, nonché per reati contro il patrimonio e contro la persona, dovranno rispondere, oltre che di lesioni personali aggravate, anche della nuova fattispecie di reato prevista dall’art 583 quinquies c.p., introdotto con la legge n. 69 del 2019. Sull’Ordinanza applicativa della misura della custodia in carcere, infatti, il giudice per le indagini preliminari, considerando le caratteristiche delle lesioni permanenti al viso riportate dalla vittima, ha ritenuto sussistenti gli estremi del nuovo delitto di deformazione della persona tramite lesioni permanenti al viso.

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