Report del Punto ascolto: allarme aumento sexting

In un anno nelle scuole di Verona e provincia 3.106 segnalazioni di cui 25 tentativi di suicidio, 102 casi di autolesionismo e 435 di bullismo

Report del Punto ascolto: allarme aumento sexting
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In un anno nelle scuole di Verona e provincia 3.106 segnalazioni di cui 25 tentativi di suicidio, 102 casi di autolesionismo e 435 di bullismo

Dal report annuale del Punto d'ascolto sul disagio scolastico emergono i dati sulle emergenze a Verona e provincia, in cui tra gli altri sono riportati 102 casi di autolesionismo e 435 segnalazioni di bullismo o cyberbullismo.

Il Punto d’Ascolto di Verona ha lo scopo di configurarsi come un servizio che collabora in sinergia operativa a tutti i livelli con le istituzioni, le Forze dell’Ordine, e con i Centri di informazione e consulenza Ulss, gli altri Centri d’ascolto e progettualità volte al benessere presenti sul territorio.

A fine anno scolastico 2016/2017 sono state 3.106 le segnalazioni inerenti casi di disagio scolastico di vario genere, tutti processati affrontati e gestiti ai vari livelli, con la supervisione del dottor Quaglia ed il supporto dell’ufficio legale U.a.t. di competenza. Il Punto Ascolto non si è tuttavia fermato con la conclusione dell'anno scolastico, ma ha continuato la sua attività per la gestione delle emergenze on line anche nei mesi estivi. Il Punto Ascolto U.a.t.  è stato inoltre il primo classificato al premio nazionale F. Basile A.i.f.  2017 per la formazione nella Pubblica Amministrazione.

Ecco nel dettaglio i dati delle emergenze:

  • Casi suicidio: 2
  • Casi ideazioni suicidarie derivanti da varie situazioni:  43 ( 25 agiti)
  • Casi autolesionismo “importante” con tagli /ustioni: 102
  • Casi afferibili ad autolesionismo con post sui social: 41
  • Segnalazioni di bullismo/cyberbullismo ( si segnala aumento sexting): 435
  • Segnalazioni di dispersione scolastica dovuta a bullismo/cyberbullismo: 20
  • Segnalazioni di fobia scolare: 79
  • Segnalazione di comportamento hikikomori : 23
  • Disturbi comportamento alimentare: 48
  • Segnalazioni di comportamenti aggressivi con sfondo patologico: 78
  • Segnalazioni di casi di comportamenti collegati ad abusi/ maltrattamenti: 23
  • Casi di sospetto uso / abuso di sostanze: 160
  • Casi di furto nella maggioranza cellulari o denaro / Atti di vandalismo (nei confronti della struttura e strumenti scolastici): 58

Nel report curato da Giuliana Guadagnini, psicologa responsabile del Gruppo ascolto, si legge: "Gli studenti sono sempre più connessi. Dichiarano di trascorrere in media dalle 3 alle 6 ore extrascolastiche con lo smartphone in mano. Per quelle scolastiche stiamo attivando delle riflessioni su regolamenti di istituto condivisi tra reti di scuole che prevedano sanzioni in merito. Il primo account personale viene aperto intorno agli 11 anni".

"Uno dei dati più allarmanti - prosegue il report - rilevato quest’anno è quanto sia diffuso il sexting, e quanto lo studente medio che posta foto personali ed intime sia facile preda per cyberbulli ( foto diffuse nella chat whatsapp della classe poi di dominio pubblico nell’intera scuola ) e preda della rete attraverso il grooming (adescamento di minori online), dato in rilevante aumento rispetto allo scorso anno. Sembra che si sia completamente annullato il concetto di intimità individuale a scapito di quella sociale, è normale condividere tutto quello che fanno, comprese foto personali e private, mettendo tutto in pubblico dominio".

Altro fenomeno riscontrato è quello delle notti insonni degli adolescenti che navigano tra social network, il Vamping. La moda degli adolescenti di trascorrere numerose ore notturne sui social media, rimanendo spesso svegli fino all’alba a chattare, parlare e giocare con gli amici o anche con sconosciuti. Questi comportamenti vanno ad influenzare negativamente la qualità e la quantità del sonno, con conseguenze nocive per l'organismo e vanno ad interferire sulle attività quotidiane dei ragazzi, fino a determinare importanti difficoltà di concentrazione e di attenzione che gravano sul rendimento scolastico, favoriscono l’insorgenza di stati ansiosi, intaccando l’umore e gli impulsi.

Altro dato allarmante è  quello dei selfie pericolosi in cui i ragazzi mettono anche a repentaglio la propria vita, connesso a quello delle web challenge o del tristemente famoso blue whale. Le web challenge o sfide social sono uno dei problemi del momento e racchiudono tutte quelle catene che nascono sui social network in cui si viene nominati o chiamati a partecipare da altri attraverso un tag. 

"Il Punto Ascolto si è posto come un vero e proprio osservatorio di monitoraggio sul territorio di Verona e Provincia - conclude il report - In tale prospettiva siamo giunti ad essere un concreto punto di riferimento per la prevenzione di questi fenomeni e per il primo intervento di natura educativa, quando eventi di particolare gravità o comunque di forte impatto, vanno a colpire la vita delle classi e dei singoli. Lavoriamo in sinergia nella consapevolezza che oggi Internet ci spinge verso nuove frontiere, che richiedono una sostanziale evoluzione della figura degli educatori. Il cyberbullismo è un tema serissimo. Molto importante è quindi la presenza oggi di una legge specifica per il contrasto di questo fenomeno".

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