Rifiuti a Bardolino la denuncia del consigliere Bertasi
Frigoriferi, pneumatici, taniche di cherosene: un video mostra il degrado nelle colline gardesane.
Rifiuti a Bardolino la denuncia del consigliere Bertasi. Frigoriferi, pneumatici, taniche di cherosene: un video mostra il degrado nelle colline gardesane.
Rifiuti a Bardolino la denuncia del consigliere Bertasi
Frigoriferi, copertoni, pezzi di mobili, taniche abbandonate, alcune delle quali contenevano rifiuti speciali come il cherosene. È il panorama desolante che compare nell’entroterra bardolinese, nell’alveo del Paerno, il tutto in mezzo alla vegetazione e a due passi dal corso d’acqua che sfocia, pochi chilometri più in là nel Valsorda. Tutto documentato in un video che ha superato, su Facebook, 4.000 visualizzazioni. A illustrare l’abbandono della zona, Daniele Bertasi, consigliere comunale del gruppo La Civica.
"Intervenire subito"
“Il territorio è di chi lo vive – spiega Bertasi nel video – e un’amministrazione ha il dovere di avere l’intero controllo del territorio, non solo di una parte di esso. Anche perché si possono aprire interessanti sviluppi dal punto di vista turistico. Si parla molto, giustamente, di interventi di collettamento delle acque del lago, ma è chiaro che se vogliamo pensare di fare un bel lavoro non possiamo non intervenire in situazioni come queste: altrimenti sarebbe come fermarsi a metà dell’opera”. Nel corso del sopralluogo, sono stati individuati anche rifiuti coperti da degli arbusti, segno che da tempo la zona viene usata come una sorta di discarica.
"Bardolino non finisce al lungolago"
“Una situazione che preoccupa e fa arrabbiare allo stesso tempo – sottolinea Bertasi –. È evidente che ci sono persone che non si fanno remore a liberarsi dei loro rifiuti senza pensare alle conseguenza. Così come appare cristallino che, chi doveva controllare non ha controllato. Bardolino non finisce sul lungolago. Bardolino, come il resto del territorio gardesano, ha uno splendido entroterra che va valorizzato e dove si producono eccellenze come il vino e l’olio: un’occasione per individuare nuovi percorsi turistico – ambientali, che possono portare a nuove opportunità di sviluppo e lavoro anche per gli operatori del settore. Sarebbe poco accorto anche dal punto di vista economico dimenticarsi di tutto questo, senza contare che, ovviamente, la tutela dell’ambiente, bene pubblico per eccellenza, è uno dei primi compiti degli amministratori locali”.