Rincari scuolabus, sindaco di Verona incontra le famiglie

I genitori, che riceveranno l'avviso lunedì 26 agosto, avranno così modo di avere il chiarimento diretto sulla situazione tariffe e esporre i singoli casi.

Rincari scuolabus, sindaco di Verona incontra le famiglie
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Il sindaco Federico Sboarina e l’assessore all'Istruzione Stefano Bertacco incontreranno tutti i genitori che usufruiscono dello scuolabus per i propri figli. Le famiglie, che riceveranno l'avviso lunedì 26 agosto, avranno così modo di avere il chiarimento diretto sulla situazione tariffe e esporre i singoli casi. L'aggiornamento verrà fatto dopo aver sollecitato il Viminale e la Prefettura di Verona sull'urgenza della modifica al decreto ministeriale dell'83 per inserire il trasporto scolastico fra i servizi pubblici a domanda individuale.

L'assessore Bertacco: "I soldi ci sono"

“I soldi per far fronte al costo del trasporto scolastico nel nostro bilancio ci sono. Li abbiamo e li vogliamo spendere a sostegno delle famiglie – ha detto l’assessore Bertacco –. Per questo come Amministrazione siamo da diversi mesi impegnati, proprio per scongiurare penalizzazioni o aggravi di spesa a carico dei veronesi. Dopo la prima comunicazione inviata d'ufficio ai genitori, riteniamo sia fondamentale realizzare con loro un confronto diretto, per spiegare cosa siamo intenzionati a fare per trovare una soluzione al problema. L’impossibilità di coprire, come fino ad ora è stato, la quasi totalità dei costi del servizio scuolabus, non dipende dall'Amministrazione, che vorrebbe ancora poter sostenere, come negli anni scorsi le famiglie, ma dipende esclusivamente dalla normativa statale, che non ha inserito tra i 'servizi a domanda individuale' il trasporto scolastico. È infatti una questione nazionale e non locale, a cui tutti i Comuni d'Italia devono adeguarsi. Ma il nostro impegno politico ed amministrativo è di fare l’impossibile per scongiurare una modifica tariffaria che, ne siamo consapevoli, genererebbe problemi economici non indifferenti alle famiglie. Personalmente, a giugno, subito dopo la sentenza della Corte dei Conti del Piemonte, che definisce lo 'scuolabus' un servizio non a domanda individuale e, quindi, completamente a carico dell’utenza, ho sollecitato il Governo con una specifica interrogazione. Ho fatto richiesta che il trasporto scolastico sia quanto prima inserito nell'elenco dei servizi pubblici a domanda individuale, in modo da consentire un alleggerimento del peso economico per le famiglie, connesso all'erogazione del servizio. Tuttora siamo in contatto con il Viminale per capire quale possa essere la soluzione. Siamo totalmente dalla parte delle famiglie e con loro vogliamo avere un dialogo diretto e chiaro su tutta questa vicenda”.

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