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Ronde non autorizzate utilizzano simboli fascisti
Nelle sede dell'associazione sequestrate armi da taglio, sfollagente, strumenti atti ad offendere e anche un fucile detenuto illegalmente.
Organizzavano ronde per la città e proclamavano nel loro statuto l’attività di “prevenzione e contrasto della criminalità”, prerogativa di esclusiva competenza delle forze di polizia. Per questo ai membri dell'associazione Brixia Blue Boys di Brescia sono state contestate le ipotesi di reato di usurpazione di funzioni pubbliche e porto illecito di armi e strumenti atti ad offendere.
Le indagini
Come riportato de BresciaSettegiorni, la Digos bresciana ha avviato un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica che ha portato all’esecuzione di provvedimenti di perquisizione e sequestro a carico della sede dell’Associazione e dei suoi appartenenti.
Ronde non autorizzate
Dalle indagini svolte è emerso che, oltre a non essere iscritta nel registro prefettizio delle associazioni benefiche, l’associazione Brixia Blue Boys svolgeva anche una concreta attività finalizzata alla “prevenzione e contrasto della criminalità”, prerogativa quest’ultima di esclusiva competenza delle Forze di Polizia. Venivano svolte delle vere e proprie ronde da persone che indossavano delle uniformi mai omologate né autorizzate dagli enti preposti. Inoltre vi era una rigida organizzazione gerarchica e un forte orientamento politico verso ideologie di estrema destra.
Simboli fascisti e armi
Non è un caso che nella parte interna delle "divise" utilizzate sono stati rinvenuti simboli e stemmi chiaramente riferibili al fascismo. Sequestrate, inoltre, all'interno della loro sede, armi da taglio, sfollagente, strumenti atti ad offendere ed un fucile detenuto illegalmente, oltre ai capi di vestiario indossati dagli appartenenti al gruppo, contraddistinti da stemmi e distintivi, che hanno creato nella collettività il chiaro equivoco che si trattasse di personale appartenente ad enti pubblici preposti al controllo e alla prevenzione dalla criminalità, ovvero ad Istituti di vigilanza privata.
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