Rosario a maggio: tradizione che non muore

Il culto alla Madonna attraverso la preghiera del rosario è una pratica antica di secoli, che si rinnova ogni anno anche a Villafranca nel mese di Maggio.

Rosario a maggio: tradizione che non muore
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Il culto alla Madonna attraverso la preghiera del rosario è una pratica antica di secoli, che si rinnova ogni anno anche a Villafranca nel mese di Maggio.

«Ave Maria, piena di grazia». Nelle tiepide sere di maggio, passando vicino a uno dei numerosi capitelli mariani presenti in paese e per l'occasione addobbati a festa, si sente spesso riecheggiare questa preghiera. Maria qui da noi continua a suscitare un culto popolare che resiste al tempo. Nato probabilmente nell'alto Medioevo con San Beda il Venerabile, il rosario ha conosciuto una diffusione vastissima grazie ai domenicani nel 1500, durante le tensioni con l'islam, divenendo la preghiera popolare per eccellenza.

Anche a Villafranca, nel mese di maggio, si porta avanti il culto mariano: in via del Bersagliere la partecipazione è alta con la presenza di tante famiglie, così come a San Rocco o in via Pomedello. Qualche altro gruppo accusa un calo: «Fino a tre anni fa eravamo in 60 - raccontano da via Montale - ora soffriamo un po' il ricambio generazionale».

Una solenne conclusione chiude un po' ovunque il mese mariano. Molto partecipata e suggestiva è quella in località Fornaci, parrocchia di Caluri. «La tradizione del rosario recitato a maggio sembra qui risalire al 1744, anno di fondazione della chiesetta privata dedicata a San Giovanni Nepomuceno e – spiega Pietro Spellini, 87 anni, memoria storica della contrada - fino a qualche decina d'anni fa vi partecipavano tutti gli abitanti delle Fornaci. Da vent'anni, al termine della messa di fine mese vi è una cerimonia all'aperto con i fedeli e le famiglie: il Santissimo viene portato in processione fra case e campi su un tappeto di petali di rose steso dai bambini presenti. Alla conclusione, vi è un momento conviviale». Non chiedetegli perché pregare il Rosario. «È come l'aria che respiriamo, senza preghiera non si può vivere».

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