Carabinieri

Rubano gioielli per 20mila euro a un’87enne veronese, poi vanno nel Vicentino per continuare con le truffe

Proprio nel Vicentino sono stati arrestati, per truffa pluriaggravata, un 34enne e un 53enne originari della provincia di Napoli che si sono finti rappresentanti delle Forze dell'ordine

Rubano gioielli per 20mila euro a un’87enne veronese, poi vanno nel Vicentino per continuare con le truffe

Nella serata di mercoledì 22 ottobre 2025, i Carabinieri della Stazione di Noventa Vicentina (Vicenza) hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 34enne e un 53enne originari della provincia di Napoli, ritenuti responsabili di una truffa pluriaggravata ai danni di un’anziana 87enne residente nel veronese.

Truffatori seriali fermati su una Peugeot 208

Come raccontato da Prima Vicenza, l’operazione è scaturita a seguito di diverse segnalazioni giunte alla Centrale, da parte di cittadini di Noventa Vicentina, che hanno riferito di telefonate sospette da sedicenti appartenenti alle Forze dell’Ordine, con la richiesta di consegnare denaro e gioielli per evitare l’arresto di un familiare.

I militari hanno immediatamente attivato un dispositivo mirato che ha consentito di intercettare un veicolo sospetto, una Peugeot 208 a noleggio, con a bordo i due uomini, notati aggirarsi senza una meta precisa nel territorio comunale.

Rubati gioielli per 20mila euro a un’87enne veronese

I successivi accertamenti hanno permesso di acquisire riscontri determinanti: all’interno dell’auto è stato rinvenuto uno scontrino fiscale riconducibile alla località in cui era stata consumata una truffa nella stessa mattinata.

La vittima, contattata telefonicamente da finti appartenenti alle Forze dell’Ordine, era stata indotta a consegnare oro e monili per un valore complessivo di circa 20.000 euro.

Ulteriori elementi sono emersi grazie alla collaborazione con i Carabinieri di Bardolino, dove era stata formalizzata la denuncia.

Scatta l’arresto

Durante la perquisizione personale, uno degli arrestati è stato trovato in possesso dei gioielli sottratti alla vittima, abilmente occultati sulla persona.

All’interno del veicolo sono stati rinvenuti inoltre una parrucca, verosimilmente impiegata per camuffare le generalità, e tre telefoni cellulari, di cui uno ritenuto utilizzato nelle fasi operative del raggiro, oltre a un piccolo quantitativo di sostanza stupefacente. La vittima ha riconosciuto uno dei due uomini come il sedicente “funzionario” presentatosi nella sua abitazione per il ritiro dei preziosi.

I due sono stati dichiarati in stato di arresto e tradotti nella Casa Circondariale di Vicenza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Proseguono le indagini per individuare eventuali complici e verificare ulteriori episodi analoghi sul territorio.

I Carabinieri invitano i cittadini, in particolare gli anziani e i loro familiari, alla massima prudenza, ricordando che nessuna Forza di Polizia richiede denaro o oggetti preziosi per evitare conseguenze giudiziarie o per la restituzione di beni. In casi sospetti, contattare immediatamente il 112 NUE.

“Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.