Lazise

Rubano un costoso cellulare ad una turista olandese ma vengono raggiunti

Una volta fermati si sono mostrati particolarmente agitati e sorpresi e hanno chiesto più volte spiegazioni sul motivo del controllo.

Rubano un costoso cellulare ad una turista olandese ma vengono raggiunti
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Dopo la mezzanotte di domenica 8 agosto 2021, i militari della Stazione dei Carabinieri di Lazise, nel vigilare il porto della località Pacengo di Lazise, venivano avvicinati da una turista olandese la quale lamentava che poco prima aveva subito il furto del proprio smartphone, lasciato in carica nel bar della zona dove stava trascorrendo la serata.

Rubano un costoso cellulare ad una turista olandese

Considerato che la tipologia del cellulare sottratto consentiva di verificarne la posizione tramite l’applicazione “TROVA IL MIO IPHONE”, i Carabinieri attivavano la medesima applicazione sui propri cellulari ed avviavano le ricerche. Nella circostanza, i militari appuravano che il cellulare ricercato si trovava a bordo di un veicolo poiché il segnale che lo rintracciava si spostava sulla mappa cambiando posizione continuamente e rapidamente.
Seguendo costantemente la posizione indicata dal segnale emesso dal device, dopo circa mezz’ora i Carabinieri riuscivano ad individuare il telefono a bordo di un’autovettura che a quel punto veniva fermata sulla SR11, nel Comune di Castelnuovo del Garda.

Sono stati fermati

I due occupanti da subito si mostravano particolarmente agitati e sorpresi, chiedendo in continuazione spiegazioni sul motivo del controllo, oltre ad essere alquanto elusivi alle domande rivolte sul motivo della loro presenza in zona. I militari pertanto facevano squillare il cellulare oggetto di furto appurando che lo stesso si trovava all’interno di quel veicolo e più esattamente occultato sotto un piede dell’uomo.

I due soggetti, dopo aver fornito spiegazioni inverosimili sul possesso di tale cellulare ed avendo modificato più volte versione, venivano condotti presso gli uffici della Stazione dei Carabinieri di Lazise per accertare la loro identità.
Trattasi di H.S. e C.E., rispettivamente un uomo di 48 e una donna di 44 anni, entrambi residenti in Emilia Romagna, già gravati da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, i quali venivano deferiti in stato di libertà per furto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, mentre il telefono cellulare recuperato, quindi, veniva restituito alla turista olandese.

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