Numerosi furti

Rubavano nei centri commerciali e rivendevano la refurtiva online: recuperata merce per 30mila euro

Durante la perquisizione nell'abitazione i Carabinieri hanno trovato due taccuini, al cui interno erano ben descritti i futuri negozi da colpire.

Rubavano nei centri commerciali e rivendevano la refurtiva online: recuperata merce per 30mila euro
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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione Operativa di Verona hanno deferito quattro uomini ed una donna, tutti di origine serba, ritenuti responsabili di aver ricettato numerosi oggetti asportati presso negozi ubicati in diverse località del Nord Est.

Rubavano nei centri commerciali e rivendevano la merce online

Le indagini sono iniziate lo scorso mese di marzo, allorquando un cittadino straniero fu bloccato dalla dipendente Sezione Radiomobile presso il centro commerciale “Verona Uno”, mentre tentava di sottrarre materiale elettronico. Successivamente, i militari hanno pazientemente ricostruito i movimenti dell’uomo, scoprendo che disponeva di una mappa completa degli esercizi da colpire e che li raggiungeva munito di una grossa calamita o di altre attrezzature per neutralizzare i sistemi antitaccheggio.

Monitorandolo, gli investigatori sono giunti infine ad un’abitazione di Vicenza, ove verosimilmente dimoravano altri stranieri sodali, dediti alla commissione di furti.
E’ stata pertanto eseguita una perquisizione presso quel domicilio, con il supporto dei Carabinieri di Vicenza; li, i militari hanno trovato l’armamentario del perfetto taccheggiatore: uncini per la rimozione delle placche antitaccheggio, fasce elastiche per celare sotto gli abiti il maltolto e addirittura un jammer per disturbare le frequenze delle barriere antitaccheggio, nonché due taccuini, al cui interno erano ben descritti i futuri negozi da colpire (tutti ubicati in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Toscana).

Nella circostanza, è stata rinvenuta e sequestrata una cospicua refurtiva: numerosi capi di abbigliamento di marca, scarpe sportive, profumi costosi, ma anche trapani ed altri attrezzi, il tutto per un valore di circa 30.000 euro.
Secondo quanto accertato, le persone deferite, una volta portato a termine il furto, provvedevano immediatamente a rivendere la refurtiva on line, ovviamente a prezzi particolarmente vantaggiosi.

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