Sboarina parla del Coronavirus: “Una settimana fa i primi casi. Ecco cosa ci aspetta” VIDEO
Ha funzionato la serietà dei veronesi
Sboarina parla del Coronavirus: “Una settimana fa i primi casi. Ecco cosa ci aspetta”
Sboarina parla del Coronavirus: “Una settimana fa i primi casi. Ecco cosa ci aspetta”
L’emergenza sanitaria a Verona è cominciata domenica 1 marzo 2020 con i primi quattro casi di contagio. Il sindaco Federico Sboarina traccia il bilancio di cosa è stato fatto, cosa ha funzionato e cosa ci aspetta. Come è noto, tutta la settimana prossima le lezioni saranno sospese dai nidi alle università, mentre restano in vigore fino al 3 aprile 2020 in tutta Italia le restrizioni governative per le manifestazioni.
Che cosa ha funzionato
Federico Sboarina ha fatto un bilancio:
“Domenica scorsa, a Verona si sono registrati i primi casi di contagio da Coronavirus. A distanza di una settimana merita ricordare tre aspetti salienti che hanno funzionato. È stata al top la nostra Sanità, per questo ringrazio medici, infermieri e personale degli ospedali di Verona che stanno lavorando più che a pieno ritmo nell’emergenza. Ha funzionato la costante collaborazione tra Istituzioni, che hanno fatto squadra e nessuno è mancato all’appello. È stata una settimana fra le più pesanti nella recente storia cittadina ma la Città ha reagito in maniera compatta, gestendo minuto per minuto la situazione. I pochi che hanno cantato fuori dal coro sono voci isolate e stonate. Infine, ha funzionato la serietà dei veronesi, attenti e rispettosi delle regole di comportamento imposte dalla comunità scientifica senza allarmismi e senza fanatismi".
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Rispettare le misure
Federico Sboarina ha proseguito:
"Ci aspetta un’altra settimana in cui dobbiamo impegnarci ancora nel contenimento del contagio. Invito i veronesi a continuare nel sacrifico della libertà di movimento, perché rispettare le misure precauzionali è la migliore garanzia per arginare il contagio. So che comporta abituarsi a nuova ‘nuova normalità’, ma è lo strumento che abbiamo per proteggere le nostre famiglie e la nostra comunità. La ‘nuova normalità’ significa per il Comune occuparsi, oltre all’emergenza sanitaria, anche delle altre esigenze. Mi riferisco al ristoro economico per le famiglie delle rette scolastiche e delle spese per le mense, al sostegno ai locali del centro anticipando l’apertura dei plateatici per aumentare i posti mantenendo le distanze di sicurezza e posticipando i pagamenti dovuti al Comune, ma anche alla gratuità dei parcheggi serali e festivi per non gravare sui bilanci personali dei veronesi e permettere qualche svago.
Sono convinto che insieme ce la faremo. È una situazione straordinaria da cui si esce con la serietà dimostrata fin qui”.