Verona

Sboarina sul nuovo Dpcm: “Molte contraddizioni, serve chiarezza su molti punti”

Il grande interrogativo del nuovo decreto: si possono fare o meno convegni e congressi?

Sboarina sul nuovo Dpcm: “Molte contraddizioni, serve chiarezza su molti punti”
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Un decreto che lascia più dubbi che certezze.

Contraddizioni e confusione

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina ha indetto una conferenza stampa nella giornata di oggi, lunedì 19 ottobre 2020 per cercare di dare delle risposte circa le nuove disposizioni per limitare la diffusione del Covid che sono state inserite nel nuovo decreto di ieri sera, 18 ottobre 2020 in vigore da questa mattina. Il primo cittadino ha affermato:

“È stato pubblicato il nuovo Dpcm ma ci sono molte incertezze. Oltre al fatto che ieri sera nelle dichiarazioni di Conte era stato inserito il passaggio in cui i sindaci dalle 21 in poi potevano predisporre la chiusura delle piazze ma nel testo invece scompare il termini ‘i sindaci’ quindi non si capisce chi può disporre la chiusura. Va detto che sinceramente i sindaci hanno già gli strumenti per disporre provvedimenti restrittivi, non si capisce la necessità di aver inserito tutto questo. Premetto che prenderò provvedimenti quando serviranno, per salvaguardare la salute dei cittadini”.

Il problema è la movida?

Sboarina ha poi puntualizzato:

Non si capisce inoltre chi deve controllare le piazze oltre al fatto che non è ben chiaro come una persona possa chiudere l’accesso alle piazze dopo le 21 se si creano assembramenti, fatto salvo concedere la possibilità alle persone di accedere per recarsi al bar o al ristorante. Questa situazione è oggettivamente complicata, sembra che il problema possa essere la movida ma voglio sottolineare che noi abbiamo un elevato afflusso di persone anche alla mattina per esempio in Via Cappello o Via Mazzini con la presenza dei turisti oppure il sabato mattina in zona Stadio per il mercato. Nelle prossime ore ci confronteremo tra Prefetto e sindaci per avere delle linee comuni”.

Ma gli sport?

Il sindaco ha inoltre fatto notare le lacune nell’indicare quali sport possono essere praticati e quali sono sospesi:

“Alla lettura del Dpcm si capisce che sono possibili gli sport di squadra con valenza regionale, nazione e superiore, rimane aperta la presenza del pubblico per esempio per il calcio fino a 1000 persone all’aperto e 200 al chiuso. Non si capisce quale attività sportiva sia però sospesa, nel senso se i campionati provinciali di calcio, basket o pallavolo sono valenza provinciale o regionale?”

Il cavillo sui convegni

Un pasticcio bello e buono invece quello sui convegni. Il primo cittadino ha affermato:

“Sulla questione convegni, da un’attenta lettura fatta possiamo dire che c’è un vero controsenso: nel nuovo Dpcm si legge che dopo la lettera ‘n’ del precedente decreto, si aggiunge la nota ‘n bis’ che indica che ‘sono sospese tutte le attività di convegni e congressi tranne quelle svolte a distanza’. Quindi sono sospesi convegni e congressi e si possono fare solo quelli a distanza, peccato che però dice ‘dopo la lettera n del vecchio decreto’ quindi cosa dice la lettera in questione? La ‘n’ del decreto del 13 ottobre dice che sono consentiti manifestazioni fieristiche e congressi”.

La situazione nelle scuole

Federico Sboarina ha poi parlato della situazione all’interno delle scuole:

“Per le scuola dell’infanzia e materne rispetto al Dpcm si capisce che laddove si fanno investimenti e si hanno protocolli stringenti le scuole dell’infanzia possono proseguire con l’insegnamento in presenza perché il Dpcm ce lo permette. Com’è la situazione nel nostro territorio? Le materne sono aperte dal 14 settembre, i nidi dal 1 e abbiamo avuto alle materne 2 contagiati mentre al nido 1 contagiato. Questo numero basso è stato possibile grazie all’investimento di 235mila euro al mese che ci permette di avere più operatori, 120 educatori in più e 52 aggiuntivi quindi bidelli, sanificazione, misurazione della febbre affinché i protocolli stringenti funzionino. Sono orgoglioso di questo investimento, sono molti soldi che ci portano ad avere solo 3 contagiati su un migliaio di bambini in un mese e mezzo. I protocolli stanno funzionando inoltre, sul trasporto con gli scuolabus abbiamo messo 2 assistenti invece di uno sul bus per garantire il distanziamento bus”.

Fiere, bar e ristorazione

Il primo cittadino ha poi ricordato che:

“Le palestre sono aperte, le sale giochi e bingo, prima non avevano un limite di orario che ora va dalle 8 alle 21. Rimane la questione legata alle sagre e fiere, fatto salvo che posso fare fiere a carattere internazionale e nazionale, resta da capire se si possono fare le manifestazioni di paese sulle pubbliche piazze. Per la ristorazione invece gli orari sono dalle 5 alle 24 con consumo al tavolo con una massimo di 6 persone per tavolo e fino alle 18 in assenza di consumo al tavolo. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio che è stata molto usata nel periodo del lockdown”.

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